«Pamela farà sempre parte di questa città. Adesso sono tifoso maceratese”. – .

«Pamela farà sempre parte di questa città. Adesso sono tifoso maceratese”. – .
«Pamela farà sempre parte di questa città. Adesso sono tifoso maceratese”. – .

MACERATA «Il mio obiettivo è sempre stato quello di fare il commissario di polizia del popolo. Spero di esserci riuscito, ho avuto un rapporto diretto con le persone”. Luigi Silipo, dopo solo un anno, lascia Macerata. Al suo posto, nei prossimi giorni, arriverà Gianpaolo Patruno, originario di Bari e proveniente dal Servizio Tecnico, Logistica e Beni di Firenze.

L’incontro

Ieri mattina Silipo ha incontrato i giornalisti e ha fatto il punto della sua esperienza. «Mi dispiace partire perché sono molto legato alle Marche, ma le forze dell’ordine sono la nostra vita ed è nostro dovere servirle in tutta Italia – ha detto -. Andrò a dirigere la questura di Viterbo, una nuova sfida che affronterò con curiosità e grande motivazione”. Grazie poi ai colleghi con cui ha collaborato nell’ultimo anno (“persone splendide e di grande capacità professionale”), ai prefetti Flavio Ferdani e Isabella Fusiello (“da lei, ex questore, ho ricevuto tanti consigli preziosi”) e ai vertici delle altre forze dell’ordine, in primis ai colonnelli Nicola Candido e Ferdinando Falco, comandanti provinciali rispettivamente dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Sono stati infine evidenziati gli ottimi rapporti con la Polizia Locale e le amministrazioni comunali. Tornando al concetto di “commissario di polizia popolare”, Silipo ha ricordato gli incontri con i rappresentanti dei residenti di corso Cairoli e l’impegno per risolvere i problemi di sicurezza della zona. Lo stesso impegno profuso nella prevenzione, con lezioni specifiche nelle scuole contro la droga e il bullismo.

«Quando ero alla guida della Squadra Mobile di Roma – ha raccontato – mi sono occupato degli omicidi di Desirèe Mariottini e Sara Di Pietrantonio, due tragedie che mi hanno toccato profondamente. Ho poi avuto l’opportunità di conoscere Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro. Sua figlia farà sempre parte di Macerata e vivrà nei nostri cuori”. Poi ha aggiunto: «Nella lotta alla droga il nostro impegno è stato costante e lo dimostra il gigantesco sequestro di 58 chili di droga effettuato a Porto Recanati».

Sul fronte dell’ordine pubblico numerosi sono stati i servizi svolti dalle forze dell’ordine. «Sono un grande appassionato di calcio e non vorrei essere ricordato solo per il Daspo ai tifosi – ha sottolineato Silipo -. Vi racconto un episodio: dopo la partita tra Maceratese e Jesina, mi sono fermato a parlare con gli ultras biancorossi sotto il loro corner: è stato un colloquio franco e diretto, mi ha fatto piacere. Nel mondo ultras ci sono tante sfaccettature, apprezzo la passione e l’attaccamento con cui seguono la propria squadra”. Poi una confessione: «Sono felice per la promozione della Civitanovese in Serie D ma non posso nascondere che quest’anno sono diventato tifoso della Rata». La situazione più critica da affrontare? «Ci ​​sono stati scontri dopo la partita tra Maceratese e Osimana, ma la nostra risposta è stata puntuale ed efficace».

Le aspettative

C’è un altro aspetto che Silipo tiene a sottolineare: «A Macerata il livello di sicurezza è alto e i cittadini, da questo punto di vista, sono esigenti. Giustamente, aggiungo. Alla fine dello scorso anno nel centro si sono verificati diversi furti, con grandi sforzi siamo riusciti ad arrestare i responsabili. C’è sempre stata una grande collaborazione con i cittadini, un rapporto fondamentale”. Soprattutto per un “commissario di polizia popolare”.

 
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