Non bastano eventi e sagre per rilanciare il turismo e l’economia locale – .

Non bastano eventi e sagre per rilanciare il turismo e l’economia locale – .
Non bastano eventi e sagre per rilanciare il turismo e l’economia locale – .

di Claudio Ferranti*

I prossimi cinque anni saranno decisivi per Ferrara: un periodo che può segnare la ripresa e lo sviluppo della città oppure condannarla a un ruolo marginale. Da anni i dati dipingono un quadro preoccupante: calo della popolazione, dell’occupazione, fuga delle risorse intellettuali e della manodopera, riduzione dei redditi e delle imprese, diminuzione degli investimenti. Tuttavia le basi per migliorare ci sono, a patto di saper sfruttare le risorse in modo integrato e strategico.

Non bastano eventi e sagre per rilanciare il turismo e l’economia locale. Ferrara può valorizzare il patrimonio culturale unico della Pianura Padana e del Delta del Po, diventando un hub per il turismo culturale di qualità, in sinergia con il ruolo crescente del porto di Ravenna nel turismo crocieristico. Ciò richiede fondi dedicati, iniziative imprenditoriali e amministratori capaci di progettare il futuro e utilizzare in modo efficace i fondi promozionali disponibili a livello comunale, regionale, nazionale e comunitario.

Un esempio significativo di ciò che Ferrara potrebbe realizzare è la tecnologia MoReTec di LyondellBasell, sviluppata in città ma implementata in Germania. Questa tecnologia di riciclo chimico della plastica, premiata in Italia per la sua sostenibilità, ha portato notevoli benefici economici e occupazionali, ma non è stata sfruttata a Ferrara. Gli amministratori locali non sono riusciti a instaurare un dialogo costruttivo con l’azienda per trattenere queste opportunità sul territorio.

Oggi si celebra il progetto del Consorzio IFM SCpA, ma la vera sfida è avere amministratori capaci di progettare un futuro sostenibile, di mantenere e sviluppare il Parco “G. Natta Research Center” come eccellenza nazionale, e di favorire l’innovazione e lo sviluppo delle principali attività del sito petrolchimico. Ciò include la creazione di processi di riciclo avanzati, sia meccanici che molecolari, utilizzando le competenze di Versalis e LyondellBasell e creando nuove sinergie industriali.

Un ruolo cruciale spetta all’Università di Ferrara, che dovrà essere coinvolta nello sviluppo delle competenze chimiche e di ricerca, in stretta collaborazione con le imprese locali. Questo rapporto tra ricerca e produzione è fondamentale per il rilancio economico della città. Le collaborazioni attivate dalle Imprese Petrolchimiche con le Università di Bologna e di Modena devono essere un esempio da seguire per Ferrara.

Fondamentale, infine, è la realizzazione dell’asse viario Cispadana e di un’efficiente Area Logistica a servizio di Ferrara e del Centese, cruciale per lo sviluppo produttivo della regione. Ferrara Futura si propone di lavorare per il benessere e le prospettive dei cittadini, chiedendo il sostegno dei giovani e della comunità per costruire insieme il futuro della città.

*Candidato consigliere con Ferrara Futura per Daniele Botti Sindaco

 
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