Il Signore batte Grifo – .

PERUGIA – Meglio un muro di Giannelli che un palleggio di Seghetti? Una questione di gusti, su questo non si discute. Ma poi ci sono i numeri, che certamente vanno soppesati e…

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PERUGIA – Meglio un muro di Giannelli che un palleggio di Seghetti? Una questione di gusti, su questo non si discute. Ma poi ci sono i numeri, che certo vanno soppesati e spiegati, ma restano sempre numeri. E poi leggendo i numeri ti rendi conto che scegliendo tra Wilfredo Leon e Ciccio Lisi il pubblico perugino ha scelto lui. Per quanto riguarda i tifosi, infatti, nella stagione appena conclusa, il Sir ha battuto nettamente Grifo. Certo, non si può dimenticare che da una parte c’è la squadra campione d’Italia e dall’altra i playoff – finiti male e troppo in fretta – per la scalata in Serie B, fatto sta che nel cuore dello sport la pallavolo perugina supera il calcio.
I DATI
I numeri: la media degli spettatori in casa allo stadio Curi nella stagione appena conclusa non è andata oltre i 3.100. D’altronde la Sir Susa Vim Perugia, nel corso della stagione regolare, ha portato al PalaBarton 42.199 spettatori, ovvero un media di 3.836 spettatori a partita. Da segnalare che l’arena di Pian di Massiano è stata recentemente rinnovata con la realizzazione di nuovi settori inaugurati in concomitanza con i Campionati Europei di pallavolo che hanno portato la capienza dell’impianto a 5mila spettatori. Così ogni fine settimana c’erano circa 700 tifosi di pallavolo in più rispetto a quelli di calcio.
Proporzioni simili si ritrovano anche nel numero degli abbonati: 2022 per Perugia, il volley è a 2500. Chissà, forse è anche per questo che alcuni sponsor locali di un certo calibro hanno deciso che alla fine è molto più divertente un “tubo” rispetto al “colpo tondo”.
LE CIFRE PIÙ ALTE
Ancora numeri: negli ottavi di finale dei playoff tra Perugia e Carrarese erano 4.500 i tifosi biancorossi di Curi, qualcuno in più, cioè 4.800, si è visto nella sfida di campionato contro il super Cesena. In occasione del “Derbino” contro il Gubbio, invece, al Curi sono stati strappati 4.900 biglietti e il record stagionale, intorno ai 5.000 spettatori, è stato registrato nel primo dei playoff contro il Rimini.
Al PalaBarton la finale di campionato con il Monza ha portato 4.761 spettatori in gara 1 e 4.986 in gara 3. Nella terza semifinale con il Milan, invece, si erano raggiunti 4.821 spettatori e nel corso del campionato il duello contro Trento aveva invece convinto 4.918 tifosi a farsi vedere. allo stadio per incitare i Block Devils di Angelo Lorenzetti.
COSTI
Ma quanto costa vedere una partita di calcio o di pallavolo a Perugia? Se è complicato paragonare il vertice della Serie A con il torneo di Lega Pro, che nel calcio equivale al primo gradino del professionismo, è possibile paragonare le due squadre dal punto di vista del costo per i tifosi, scoprendo che in termini di portafoglio la differenza non è affatto enorme.
Per accedere alla curva, il settore più economico dello stadio Curi, bastano 15 euro. I segmenti – cioè le curve – del PalaBarton per la finale del campionato Sir erano in prevendita a 16 euro.
Ancora: il biglietto per la tribuna Curi durante il campionato appena concluso costava 30 euro, per il posto ne servivano 45 e si è arrivati ​​a 60 euro per la “zona Vip”.
Sedersi invece a guardare la finale del campionato Sir: da 22 a 24 euro per gli scalini e 35 euro per gli illustri. Chi ha voluto godersi lo spettacolo dalla tribuna ha pagato tra i 43 ei 48 euro. I numeri, a volte, aiutano a descrivere e misurare i fenomeni, anche quelli sportivi, ma per le passioni del tifo non esiste una scala o una scala che conti: quella è una questione di cuore e non può essere considerata diversamente.

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Il Messaggero

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