“Una sfida europea e nazionale” – .

“Una sfida europea e nazionale” – .
“Una sfida europea e nazionale” – .

Stezzano. Il piano dell’Unione Europea, la comunicazione tra privato e pubblico e il territorio ‘trasformativo’ di Bergamo: sono solo alcuni dei temi toccati nel corso del convegno svoltosi lunedì (17 giugno), dal titolo “Materiali avanzati: una prospettiva europea e nazionale sfida” presso l’auditorium di Confindustria Bergamo al Kilometro Rosso, organizzato da Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente.

Maurizio MelisSpeaker radiofonico di Radio24 ed esperto di innovazione, ha scandito gli interventi dei rappresentanti del mondo dell’industria, della politica e della ricerca della mattinata che ha preceduto il pomeriggio di lavori, con la presenza dei membri della Commissione Ue per ascoltare i bisogni che esprimono le imprese, con numerosi rappresentanti presenti che hanno portato le loro esperienze dirette.

Maria Cristina Russo, Il direttore di Prosperity, Direzione generale per la Ricerca e l’Innovazione della Commissione Ue, ha aperto i lavori sottolineando come i materiali avanzati abbiano una “importanza strategica” per l’Europa e come siano “fondamentali per raggiungere il duplice obiettivo della transazione verde e digitale: La competizione globale impone una strategia rapida per la leadership industriale, con la frammentazione dei programmi di ricerca e innovazione. Un’occasione per allineare i programmi europei e nazionali. Meno della metà degli investimenti rispetto agli Usa nei materiali avanzati, sta nascendo una nuova partnership industriale”.

Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo, ha definito i materiali avanzati come “materiali progettati per avere nuove proprietà con prestazioni funzionali migliorate, fondamentali per le transizioni nei settori dell’energia, dell’elettronica, dell’edilizia e della mobilità. La questione della velocità è fondamentale”. Bergamo è “un trasformatore: crea meno, ma li usa di più. C’è una rivoluzione in atto attraverso l’intelligenza artificiale: la frammentazione è complessa e noi come territorio ci mettiamo a disposizione”. Tema locale evidenziato da Roberto VavassoriPresidente BSCCB SpA e Presidente ANFIA: “Bergamo è l’unica Confindustria territoriale che ci ha messo la faccia e ha fatto di un centro di ricerca una casa per imprenditori, vorrei che Confindustria nazionale copiasse quanto accade a Bergamo”.

Gianluigi Viscardi, presidente di Fabbrica Intelligente, ha spiegato come il cluster “funzioni da facilitatore e coordinatore tra gli attori, il che rappresenta un passo fondamentale per affrontare queste sfide. Il tema dei materiali avanzati è importante perché guida l’innovazione e nuovi processi produttivi. Vogliamo condividere con l’Ue una road map per il territorio italiano che aumenti la nostra competitività industriale”. Tullio Tolio, presidente del Comitato tecnico scientifico di Fabbrica Intelligente, ha aggiunto che “gli enti discutono a livello strategico, ma quando entrano in gioco opzioni specifiche occorre un cluster che allinei le questioni importanti in un quadro coerente. La partnership genera la rodmap per definire chiaramente le esigenze di produzione”.

L’intervento di Jurgen Tiedje, responsabile dell’Unità Trasformazione Industriale, DG Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, ha spiegato che la sfida è già iniziata e non c’è tempo da perdere: “Dobbiamo iniziare subito, perché il treno sta lasciando la stazione e dobbiamo muoverci , il viaggio deve iniziare adesso. L’Europa deve iniziare a guardare alle esigenze dei materiali avanzati partendo dalla comunicazione, firmando un ‘memorandum of understanding’ entro la fine dell’anno, creando nuove associazioni private che possano dialogare con l’Europa. Abbiamo una lunga agenda da seguire, con investimenti pubblici e privati ​​che credano nel lavoro svolto”.

Tiedje ha presentato un elenco di obiettivi e priorità comuni ai Paesi membri nei quattro ambiti, da raggiungere “con la cooperazione tra i diversi Stati che hanno naturalmente peculiarità diverse”. Il valore della partnership e degli investimenti (“250 milioni di euro in 3 anni”), annunciando anche il lancio di un’Accademia europea sui materiali avanzati e la creazione di un’infrastruttura digitale (“Common Materials”).

Francesca Galli, Il direttore della Gabinetto, Segreteria tecnica del Ministero dell’Università e della Ricerca, ha esordito affermando che “il Ministero ci ascolta, stiamo fissando le priorità del Paese e tra queste ci sono i materiali avanzati: pubblico e privato devono collaborare. Vogliamo che le aziende ci aiutino a comprendere le esigenze del mondo del lavoro. Come sistema Paese siamo pronti, abbiamo una roadmap nazionale dello scorso anno. Vogliamo ridimensionare il modello bergamasco, perché qui funziona molto bene”.

Le fece eco Luca De Angelis, Direttore generale per le nuove tecnologie abilitanti Ministero delle Imprese e del Made in Italy: “Da tempo cerchiamo di portare avanti un discorso sulle tecnologie abilitanti: i materiali sono alla base di ogni processo, anche quelli avanzati. Come ministero cerchiamo di sostenere il partenariato con le imprese cercando di essere un utile intermediario: stiamo lavorando su un decreto specifico e siamo a completa disposizione”.

Marco Falzetti, direttore dell’APRE, afferma: “In passato questo aspetto era stato messo da parte perché parlare di materie in politica è complicato: oggi la commissione ha cambiato paradigma e ha fatto molto bene. Questa partita non può essere persa in questo momento per nessuno nel mondo degli affari”. Nicoletta AmoreIl consigliere esecutivo Ricerca & Innovazione di Confindustria ha aggiunto come “Le piccole e medie imprese hanno un’idea molto chiara di quale sia il bisogno di materiali, esprimerlo e dialogare con il sistema pubblico con una collaborazione che lavora fin dall’inizio porta come sistema Paese a coinvolgere tutte le aziende”.

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