Perché il Milan non ha pensato a Gasperini? Dai provinciali la fissazione per gli stranieri (Gazzetta) – .

Perché il Milan non ha pensato a Gasperini? Dai provinciali la fissazione per gli stranieri (Gazzetta) – .
Perché il Milan non ha pensato a Gasperini? Dai provinciali la fissazione per gli stranieri (Gazzetta) – .

Sia Gasp che De Zerbi avrebbero portato una visione accattivante, come Sacchi in Mr. Nessuno beccato in serie B da Silvio Berlusconi

Db Milan 05/12/2021 – Campionato di calcio Serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Immagine Sport nella foto: Paulo Fonseca

Il Milan ha testato solo allenatori stranieri. Non ha mai pensato veramente a prendere Conte, non ha pensato affatto a Gasperini, De Zerbi era solo un suggerimento dei tifosi. Insomma, la esterofilia del club dà fastidio a Garlando. Sulla Gazzetta il giornalista scrive che è una forma di “provincialismo”.

Il criterio per scegliere il Milan è imperscrutabile

Garlando scrive:

Ma perché il Milan non ha pensato con decisione a Gian Piero Gasperini che, tra l’altro, ha qualche buon motivo per fare guerra all’Inter? Avrebbe fatto seguito al calcio coraggioso ed evoluto di Pioli, sostenuto da un consenso internazionale (Guardiola, Klopp) che il trionfo di Dublino amplificava. Il miglior valorizzatore dei giovani per un Milan giovane. Ancora più imperscrutabile è un criterio di selezione, mai ufficializzato, ma filtrato ovunque: “Deve essere straniero”. E perché? Gli allenatori italiani sono poveri? Ancelotti, il più titolato al mondo.

La Milano di Casciavitt, sempre popolare, ha nel nome il marchio della sua città, della sua terra. Non si tratta di chiuderci dentro il Castello Sforzesco e tenerne fuori il mondo irreversibilmente cosmopolita. Pensare “deve essere straniero” è una forma diversa di provincialismo, ma lo è. Gasp ha un carattere spigoloso? De Zerbi non ha vinto niente? Ma avrebbero portato una visione accattivante, come Arrigo Sacchi, il signor Nessuno pescato in serie B da Silvio Berlusconi che da lui chiese e ottenne il mondo.

Pioli: «I cicli iniziano e finiscono”

L’addio di Pioli al Milan e ai suoi tifosi ieri sera a San Siro. Le sue parole riportate dalla Gazzetta.

«Separazione consensuale? I cicli iniziano e finiscono, siamo riusciti a farlo durare a lungo. Questa è la cosa migliore per tutti. Questa esperienza mi ha fatto capire che voglio ancora costruire qualcosa di speciale. Ho l’ambizione di riprovarci. Potrebbero esserci alcune cose nei prossimi giorni: pensavo di arrivare ad oggi pensando di prendermi una pausa e invece non mi sento stanco: mi sono scoperto tenace e resiliente. E sto studiando inglese, potrebbe essere il momento giusto…».

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