Sondrio prima, seguita da Ravenna e Trieste. Classifica in base all’età – .

Sondrio prima, seguita da Ravenna e Trieste. Classifica in base all’età – .
Sondrio prima, seguita da Ravenna e Trieste. Classifica in base all’età – .

Sondrio per i bambini, Gorizia per i giovani e Trento per gli anziani. Sono queste tre province italiane a garantire una migliore qualità di vita alle rispettive fasce di età. L’indagine sulla qualità della vita di bambini, giovani e anziani, giunta alla quarta edizione, è stata presentata oggi in anteprima al Festival dell’Economia di Trento. I risultati completi saranno pubblicati sul Sole 24 Ore lunedì 27 maggio: le classifiche – ciascuna basata su 12 indicatori – misurano le “risposte” dei territori. Tutti e tre gli indici confluiranno a fine anno nella 35esima edizione dell’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore.

Sondrio al primo posto

L’indice della qualità della vita dei bambini premia Sondrio, grazie ai primi posti negli indicatori che evidenziano un’inadeguata competenza numerica e alfabetica – che a Sondrio è ridotta – e nell’indice Sport e Bambini. Sul podio anche Ravenna e Trieste, seguite a ruota da Gorizia. A garantire maggiore benessere ai giovani, però, è Gorizia – che è appena sotto il podio anche nella qualità della vita dei bambini – seguita da Ravenna, vincitrice nel 2023, e Forlì Cesena. La top 10 di questo indice continua ad essere ricoperta dalle province dell’Emilia Romagna – a quelle citate si aggiungono Ferrara e Piacenza – che, come nelle precedenti edizioni, confermano performance generalmente positive. Trento mantiene il primo posto nell’indice della qualità della vita degli anziani.

Le tre regioni migliori

La vetta di questa classifica è caratterizzata dall’indiscussa prevalenza di tre regioni: Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto. Tra le prime 10 in classifica, infatti, ci sono tre province lombarde (Como, al secondo posto, Cremona, al terzo posto, e Lodi) e quattro venete (Treviso, Vicenza, Padova e Verona) oltre alla già citata Trento. e Bolzano. Gli indici generazionali riflettono dinamiche ormai consolidate nella “distribuzione” del benessere territoriale in Italia. Le province del Sud, infatti, si ritrovano quasi sempre in fondo alla classifica (che, va detto, nel caso degli anziani, viene chiusa anche quest’anno da Lucca). Non mancano però exploit come quello di Vibo Valentia, primo per l’imprenditoria giovanile (Youth Index); Siracusa, Catania e Crotone, sul podio nell’indicatore dell’età media al parto (Youth Index); Catanzaro e Pescara, terza e quarta per numero di geriatri ogni 10mila residenti over 65 (indice anziani).

In linea con le edizioni precedenti, l’indagine per classi di età evidenzia performance medie, se non basse, delle grandi aree metropolitane. Che risultano particolarmente negativi quando si parla di benessere dei giovani: nell’indice generazionale a loro dedicato, infatti, ad eccezione di Bologna (14° posto) e Firenze (33°), le grandi città italiane si collocano tutte nella fascia media tabella circa – con Milano, 45/a, in forte crescita rispetto al 2022 – in poi. Bari, Napoli, Palermo e Roma (98/a) registrano i punteggi peggiori.

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