ora tocca alla Regione – .

CROTONE – Il progetto per restituire dignità al reparto di nefrologia dell’ospedale di Crotone potrà essere realizzato solo se la Regione lo supporterà adeguatamente come chiedono da un decennio i pazienti renali di Crotone.
Questo è ciò che scrive Pasquale Scarmozzinocoordinatore nazionale della prevenzione dell’Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianti (Aned) in merito all’annuncio del questore dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla, che il reparto verrà separato da quello di oncologia e tornerà al primo piano dell’ospedale.

“Le comunicazioni rassicuranti dell’Azienda sanitaria di Crotone – scrive Scarmozzino – relative alla carenza di personale nefrologico, alla richiesta di spostare il centro dialisi al piano terra e alla separazione del reparto di Nefrologia da quello di Oncologia, ci confortano perché provengono da il commissario Antonio Brambilla, manager di comprovata esperienza, serietà e indiscusse capacità professionali. Dal 2014, è la prima volta che l’azienda crotonese risponde ufficialmente alle proteste dei malati di rene dichiarando sostanzialmente la correttezza di quanto riportato: un problema noto e datato che riguarda non solo Crotone ma tutta la Calabria e l’intero Paese”.

Il rappresentante nazionale dell’Aned rivela lo stato comatoso dei centri dialisi e critica la pratica dell’esternalizzazione: “Rossano e dintorni sono tenuti in vita da nefrologi in pensione (!), quelli di Locri, Piana di Gioia e Cosenza hanno letti di dialisi sufficienti ma con personale sottodimensionato (-41%) da far credere che ora si voglia ricorrere alla maledetta pratica dell’outsourcing a terzi”.
Scarmozzino chiede al governatore della Calabria, Roberto Occhiuto ascoltare i pazienti in dialisi: “vi spiegheremo che l’outsourcing va contro gli interessi dei pazienti e contro le casse regionali”.

Aned si dice “certa che l’azione di recupero intrapresa a Crotone dall’eccellente dirigente Antonio Brambilla porterà la nefrologia e la dialisi fuori dal limbo sanitario in cui la nefrologia e la dialisi sono confinate da anni, in virtù della sua filosofia gestionale e dei risultati precedenti ottenuto ovunque. Questo, a Crotone, si potrà ottenere se la Regione lo supporterà adeguatamente, come chiedono da un decennio i malati di rene di Crotone”.

Conclude il coordinatore nazionale della prevenzione dell’Aned: “Tutto sarà più semplice se, a partire dal presidente Roberto Occhiuto, la Regione provvederà all’adeguamento del personale nefrologico e all’immediata conclusione dei lavori del nuovo Pronto Soccorso di Crotone per avere gratuitamente a disposizione locali del vecchio pronto soccorso e avviare lo spostamento del centro dialisi dall’attuale sesto al piano terra, condizione che certificherà la reale volontà di aiutare i pazienti renali”.

 
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