ATENE… FIRENZE ARRIVA. UN ESODO COME QUESTO MERITA TUTTO. LE FERITE DI PRAGA DEVONO ESSERE SUTURATE. PALLADINO SEMPRE PIÙ VICINO – .

ATENE… FIRENZE ARRIVA. UN ESODO COME QUESTO MERITA TUTTO. LE FERITE DI PRAGA DEVONO ESSERE SUTURATE. PALLADINO SEMPRE PIÙ VICINO – .
ATENE… FIRENZE ARRIVA. UN ESODO COME QUESTO MERITA TUTTO. LE FERITE DI PRAGA DEVONO ESSERE SUTURATE. PALLADINO SEMPRE PIÙ VICINO – .

Ognuno con il proprio programma di volo o traghetto. Ognuno con i propri orari a disposizione per raggiungere Atene. C’è chi partirà oggi e chi è vicino alla finale. Non conta il come, ma esserci. Sono praticamente diecimila i tifosi viola che siederanno all’ombra del Partenone. Solo applausi a chi ha sacrificato tempo e denaro per inseguire un sogno. Questa comunità itinerante, sommata a chi per vari motivi non ha potuto organizzare il viaggio, merita tutto: rispetto, ammirazione e gratificazione. Quando la società pianificherà la prossima stagione non potrà esimersi da una riflessione sulle tante declinazioni di un amore. Non si può rinunciare a rafforzare la squadra, devi osare. Perché Firenze ti segue, ti accompagna, non ti molla mai. Un serpente viola fino alla capitale della Grecia, uno spettacolo.

Italiano sta facendo le ultime valutazioni, ma la squadra nel suo insieme sta bene. Il merito va all’allenatore e allo staff per aver portato il gruppo a questo punto della stagione, dopo mesi più che faticosi. Per tutto quello che è successo, dentro e fuori dal campo. Vincenzo ha già in mente la formazione, ma per fugare un solo dubbio aspetterà oggi e domani. Allora sarà una battaglia. Anche l’Olympiacos è in condizioni più che buone. E comunque gioca nell’Atene, il che non è poco. I Viola dovrebbero arrivare vaccinati a questo appuntamento: le ferite a Praga sanguinano ancora, ma vanno ricucite. Questa è la migliore opportunità. Le sconfitte come quelle di un anno fa pungono da impazzire ma insegnano anche. Si possono ottenere informazioni preziose. La Fiorentina ha già vissuto una situazione del genere, non arriverà impreparata ad Atene, anzi. Un piccolo vantaggio da trasformare in un vero tesoro.

L’italiano vuole partire, lasciando Firenze con un trofeo, al di là delle tre qualificazioni consecutive alla Conference. Dopo di lui chi? Da settimane la rosa dei candidati era ridotta a due: i soliti Aquilani e Palladino. Le voci su quest’ultimo non si sono mai attenuate e ora sembrano essere in aumento. Un allenatore che la società (e non solo) ha sempre stimato, del resto il lavoro svolto a Monza è stato ottimo. Contatti c’erano stati e ce ne saranno di nuovi appena finita la tappa di Atene. Aquilani e Palladino sono tecnici emergenti, ma l’allenatore del Monza ha due anni di Serie A in più al suo attivo rispetto all’ex Viola. Possono fare la differenza in questo momento. Ma l’intento è chiaro: non cerchiamo allenatori di prima fascia come Sarri, ma piuttosto giovani in carriera.

Ci sarà tempo per parlarne. Adesso però è tutto congelato, Atene comanda.

 
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