Ho migliorato Pescara, mai visti così tanti cantieri aperti – Pescara – .

PESCARA. La Pescara di oggi “è molto migliore” della città di 5 anni fa. Sindaco Carlo Masci65enne, ricandidato con il centrodestra, parla di una città mai così piena di cantieri e dice: «I pescaresi mi premieranno, vincerò ancora al primo turno».
Perché i pescaresi dovrebbero votare per te?
«Innanzitutto perché tutti hanno potuto constatare l’impegno continuo che ogni giorno abbiamo profuso per la città, sia durante il Covid che in tutte le situazioni difficili che abbiamo vissuto in questi anni, non ci siamo mai tirati indietro. Poi perché i cittadini hanno visto quanto lavoro stiamo portando avanti in città, in tutti i quartieri, sia in centro che in periferia, mai portato avanti a questa portata prima. Vogliamo completarli tutti velocemente e crearne altri. E ancora, per l’attenzione che abbiamo avuto verso le questioni sociali, lo sport, la cultura e l’ambiente, per l’attenzione che abbiamo dedicato ai giovani. E anche perché la nostra coalizione è solida, unita, con un solo candidato sindaco e con obiettivi comuni. Dall’altra parte c’è una sinistra/5 Stelle totalmente frammentata e divisa, tre candidati diversi con programmi e obiettivi contrastanti. E poi, perché tutti hanno notato come Pescara abbia raggiunto i livelli delle città europee più avanzate, in termini di infrastrutture, servizi e qualità della vita. Abbiamo vinto la Bandiera Blu, aumentato il turismo, che produce ricchezza nella nostra città, portato a Pescara tante iniziative internazionali, anche il G7”.
Mancano pochi giorni alle elezioni, quale messaggio volete lanciare ai cittadini?
«È giusto che tutti vadano a votare, esorto tutti a farlo, informarsi, guardare tutto quello che è stato fatto, non credere alle favole elettorali, alle promesse irraggiungibili. Basta guardare i risultati ottenuti in questi 5 anni: abbiamo avuto il coraggio di fare le cose”.
Pescara cinque anni fa e Pescara oggi, è meglio o peggio?
«Va molto meglio, in tutti i settori. Cinque anni fa si parlava di mare inquinato, di mercato etnico, di intossicazioni alimentari nelle scuole, non c’erano opere pubbliche in corso. Abbiamo raggiunto tanti obiettivi, dopo aver superato il difficile periodo del Covid. Investimenti in strade, verde con un bilancio arboreo di 2.277 piante in più, abbiamo 45 chilometri di piste ciclabili (altri 11 in progettazione e realizzazione), abbiamo promosso tanti eventi e creato le condizioni affinché Pescara diventi una destinazione turistica (il saldo è più il 48% dei turisti), abbiamo aumentato la raccolta differenziata superando il 50%, abbiamo creato spiagge libere, inclusive e attrezzate, abbiamo riequilibrato i conti uscendo dal pre-disastro e rigenerato le case di edilizia sociale comunale”.
Qual è la cosa più bella che hai fatto durante i tuoi 5 anni in Comune?
«Credo che la sintesi sia impossibile: abbiamo fatto un grande lavoro di squadra per raggiungere risultati che sembravano irraggiungibili. Sono molto orgoglioso di aver tutelato e tutelato la città durante il Covid, dell’abbattimento del Ferro di Cavallo, delle 4 Bandiere Blu, della riqualificazione di Corso Umberto, Piazza Sacro Cuore, Corso Vittorio Emanuele e zona Madonnina, Via Croce, interventi nelle periferie e per lo sport, le scuole e gli asili nido, i nuovi musei e molto altro ancora. E sono molto orgoglioso della grande opera sociale con 22mila cittadini assistiti”.
Se potessi tornare indietro, c’è una cosa che non rifaresti?
«Diciamo che avrei preferito, con il senno di poi, non dover realizzare il progetto di Viale Marconi, che ha creato troppe tensioni. Ma abbiamo trovato il progetto esecutivo: la giunta Alessandrini lo aveva approvato nel maggio 2019, poco prima delle elezioni, e non potevamo cancellarlo perché avremmo perso i finanziamenti per la mobilità sostenibile. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e io mi assumo la responsabilità di aver provato a migliorare quel progetto, inizialmente senza successo. Però, visti i problemi, alla fine abbiamo trovato una soluzione che ora accontenta tutti (e che, per quanto mi riguarda, tale rimarrà)”.
Un sondaggio del Pd segnala una situazione di incertezza con possibile ballottaggio: secondo lei come andrà a finire?
«Quel sondaggio del Pd ha la stessa credibilità, pari a zero, di quello pubblicizzato per le regionali anche dal Pd: si ipotizzava un testa a testa tra Marsilio e D’Amico, poi Marsilio ha vinto in maniera schiacciante. Credo che i cittadini ci ricompenseranno, per il grande lavoro svolto, con la vittoria al girone d’andata, me lo dicono i tanti sorrisi che incontro ogni giorno da anni, tutti mi chiedono di andare avanti. In ogni caso tutti i sondaggi, anche quelli del Pd, mi danno un vantaggio tra i 7 e i 15 punti”.

 
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