La fine di un ciclo, l’inizio scettico di quello nuovo. Il tifoso-partner deve essere ascoltato e soddisfatto dei risultati – .

La fine di un ciclo, l’inizio scettico di quello nuovo. Il tifoso-partner deve essere ascoltato e soddisfatto dei risultati – .
La fine di un ciclo, l’inizio scettico di quello nuovo. Il tifoso-partner deve essere ascoltato e soddisfatto dei risultati – .

Il commovente addio a Stefano Pioli, Olivier Giroud e Simon Kjaer ha segnato la fine di un ciclo durato cinque anni, dove Milano è tornata ad essere Milano grazie al lavoro di tutti. Dai proprietari americani ai dirigenti attuali e passati, ma da ventiquattr’ore siamo già entrati in quello che sarà di fatto il nuovo ciclo del Milan. Un ciclo che dovrà prendere avvio dalla nomina del nuovo allenatore, decisione attorno alla quale c’è grande fermento tra i tifosi e la cui ufficializzazione dovrebbe avvenire nel corso della prossima settimana, quando la squadra e lo staff legato al club sono reduci dall’amichevole di venerdì, a Perth (Australia), contro la Roma. Gli indizi delle ultime settimane portano tutti a Paolo Fonsecama anche il Milan è caldo Marco van Bommel. L’ermetismo che ancora permane sull’annuncio del nuovo allenatore, con il saluto a Pioli, ormai non ha più senso di esistere. Probabilmente ci saranno tempi tecnici da rispettare, ma passare un’altra settimana circondati da dubbi e supposizioni non fa bene a nessuno.

Una cosa è certa: bisognerà ritrovare il tifo. I fischi che si sono sentiti durante la premiazione di Simon Kjaer rivolta a Giorgio Furlani, ma anche a Scaroni, Ibra e Moncada, sono stati ascoltati e sono segno di come – in questo momento storico – il gruppo dirigente sia sotto attenta valutazione da parte dei soci del club, per usare le parole di Gerry Cardinale, cioè i tifosi. Partner, non clienti da deludere, perché se un fondo di investimento delude i suoi investitori, loro chiedono il conto e portano i soldi altrove. I tifosi potrebbero fare lo stesso, ma nessuno – in teoria – vorrebbe vedere San Siro con gli spalti buchi e un’atmosfera surreale come nelle ultime due partite e mezzo. Ti è piaciuta la prestazione di Sud nel secondo tempo? Ecco, per averlo con continuità, bisognerà soddisfare i gusti dei tifosi, soprattutto locali e italiani, che vanno allo stadio e che lì generano il sentimento, che è poi quello che di conseguenza influenza quello del tifosi e sostenitori all’estero.

Da Casa Milan filtra – come sempre – unità e convinzione per quelle che saranno le mosse sia sul versante tecnico che, soprattutto, sul fronte del mercato dove il Milan sarà ancora una volta protagonista, ma con interventi più specifici e mirati tra cui l’attaccante, un centrocampista, un difensore centrale (probabilmente mancino) e forse anche un terzino destro. Il Milan, va ribadito, non ha bisogno di vendere i suoi top player per fare un trasferimento, ma se arrivano proposte indecenti il ​​sistema calcio italiano impone di valutarle, come accadde con Tonali l’anno scorso.

Sarà l’estate di un nuovo inizio, di un nuovo ciclo, dove il Milan dovrà darsi da fare, dentro e fuori dal campo, per migliorare ulteriormente ed essere ancora più competitivo. Perché vincere, anche ogni anno, non stanca mai e significa creare un ciclo, un’eredità. Questo interessa al tifoso ed è un fattore essenziale per mantenere viva la sua passione.

 
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