«Impatto irreversibile sulla città». Incontro e petizione – .

«Impatto irreversibile sulla città». Incontro e petizione – .
«Impatto irreversibile sulla città». Incontro e petizione – .

FANO «Il nuovo piano regolatore avrà un impatto grave e irreversibile sull’area dell’ex zuccherificio e sull’intera città, se non verrà modificato». Con questa analisi di politica urbana si presenta ai fanesi il gruppo di cittadinanza attiva Aria Clean, nato dalla mobilitazione dei residenti dell’area ex zuccherificio contro la progettazione di un polo logistico alimentare.

Prima iniziativa pubblica

L’occasione è l’incontro di questa sera alle 21 nel salone parrocchiale di San Lazzaro: la prima iniziativa pubblica del comitato che spiegherà perché è prioritario fermare la previsione urbanistica per l’ex zuccherificio, inserita nel Prg adottato in via definitiva dalla maggioranza del consiglio comunale di aprile (e ora al vaglio della Provincia), con importanti defezioni nel centrosinistra del consiglio stesso. Priorità non solo nell’interesse dei residenti, ma di tutti i cittadini di Fano.

Quattro conseguenze negative

Secondo Aria Pulita sono quattro le conseguenze negative del polo logistico che ingloba nel PRG (su iniziativa del sindaco Seri, sostenuto dall’assessore all’Urbanistica Fanesi, oggi candidato sindaco del centrosinistra) la richiesta di proprietà dell’area (passato nel 2022 con l’acquisizione in asta giudiziaria dalla fallita Madonna Ponte, che ha riunito con una logica di cartello i principali imprenditori fanesi, gli industriali Paolo Andreani e Giancarlo Paci).

Prima conseguenza: «Un aumento del traffico e un rischio per l’incolumità dei cittadini che frequentano quella zona (ad esempio chi vuole raggiungere la nuova piscina)».

Secondo: «Un peggioramento della qualità dell’aria, un degrado dei quartieri circostanti, un aumento dei rischi per la salute di residenti, studenti e lavoratori».

Un duro colpo per l’economia turistica

Terzo: «Un duro colpo per l’economia turistica di Fano: chi vorrebbe venire in una città di mare il cui litorale è assediato da un’area industriale in potenziale espansione (questa destinazione resta in città a più di 30 anni dalla dismissione del zuccherificio, a poca distanza dalla statale Adriatica, oltre la quale c’è la zona del mare, ndr)?”.

Quarto: «L’abbandono del progetto per un parco naturalistico del Metauro».

Condivisione eliminata

Tale pianificazione, approvata all’ultimo minuto annullando la prevista riconversione dell’area produttiva in zona mista (residenziale, servizi e verde), diventa quindi emblematica per la schiera dei cittadini attivi (come era prevedibile ed era stato prontamente previsto) di una Politica da bocciare, che ha eliminato un lungo processo di progettazione condivisa (dopo la bocciatura nel 2015 della variante della precedente giunta Aguzzi, che prevedeva un’ampia area commerciale con servizi).

E che non attua la tutela cittadina delle bambine e dei bambini per la presenza nei pressi della scuola elementare di una torrefazione autorizzata nel 2016 nonostante il divieto delle industrie insalubri di prima e seconda categoria, ora tolte per incompatibilità con la logistica dei depositi alimentari del centro.

Comitato apartitico

Questa sera a San Lazzaro verranno illustrate le iniziative di mobilitazione. «Siamo un gruppo apartitico di cittadini – dice di sé il comitato -, che accoglie al suo interno non solo i residenti dell’area dell’ex zuccherificio, aperto all’ingresso di chiunque sia sensibile alla causa» .

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Corriere Adriatico

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV I Foresti portano in scena “La formula” alle Officine Solimano – .
NEXT Cerimonia celebra i 54 anni dalla nascita della Regione Toscana – News – .