L’orgoglio di Barsotti. “Una vittoria per gli eroi” – .

Al termine di gara-2, martedì scorso, le speranze di tornare al PalaColombo di Ruvo di Puglia per un’ipotetica gara-5 per i Fabo Aironi Montecatini erano praticamente nulle. Eppure la fiamma è stata tenuta accesa dalle combattive dichiarazioni del presidente Andrea Luchi prima e del tecnico Federico Barsotti, e si è divampata dopo la spettacolare vittoria di venerdì sera nel terzo capitolo della serie. Ieri pomeriggio, al termine di una gara-4 molto diversa per punteggio finale e andamento, è avvenuto il miracolo.

Perché quando riesci a portare a casa la vittoria con Sgobba indisponibile per infortunio, Radunic fuori a partita e Benites fuori per fallo negli ultimi due minuti di gara, tengono un avversario del genere a 60 punti e Jackson e Contento a 15 complessivi. , parlare di miracolo non è affatto forzato: “Per parlare di questa partita non servono statistiche – esordisce un allenatore esausto Federico Barsotti davanti ai taccuini – Quello che è successo è qualcosa che riguarda la forza di volontà, il carattere e l’enorme cuore di questi ragazzi, se siamo stati fortunati negli ultimi possessi, forse è perché questa fortuna ce la siamo meritata: siamo stati in vantaggio per 125 minuti su 160 della serie, siamo stati bravi a crederci sempre e a mantenere la lucidità dopo partita 2, al termine del quale. eravamo davvero dispiaciuti. Nelle ultime 48 ore però ci è successo di tutto, questo mi porta a pensare che quella di oggi sia stata un’impresa eroica”.

In una serata in cui l’attacco non ha certo brillato (il confronto con gara-3 in cui Natali e compagni avevano tirato con il 52% dal campo, contro il 35% di ieri) è stato impietoso), lo spirito combattivo e una difesa sono stati a tratti muoversi per tenere in piedi Fabo: “Nei secondi due quarti abbiamo tirato 2/12 da tre con una qualità di tiro spesso non ottimale, è chiaro che non è stata la nostra migliore partita offensiva, ma i ragazzi erano davvero stanchi, non sono abituati ad avere così poche rotazioni ma nonostante questo hanno continuato a spendere energie in difesa fino alla fine: negli ultimi tre possessi nessun tiro dei giocatori di Ruvo ha toccato il ferro e nei secondi finali della partita siamo praticamente riusciti a non farlo lasciamo che chiunque spari ai nostri avversari, suggellando perfettamente la nostra partita di determinazione, carattere e forza di volontà. Credo che poter essere una squadra di talento e una squadra che lavora allo stesso tempo sia un grande vantaggio”.

E mercoledì a Ruvo di Puglia, in un match-5 che si preannuncia infuocato, serviranno entrambe le versioni di questo Fabo, anche perché il Tecnoswitch è piegato ma non ancora rotto, e dalle parole di Stefano Rajola, il suo allenatore, già si preannuncia battaglia: “Siamo alla nona partita in ventuno giorni, abbiamo fatto una grande fatica ma a questo punto vogliamo gettare il cuore oltre l’ostacolo. Torneremo al nostro stadio per giocarci il tutto per tutto, sono convinto che il pubblico ruvese risponderà subito e sarà caloroso come non mai”.

Filippo Palazzoni

 
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