PESARO Si apre uno spiraglio a quasi cinque anni dai primi annunci per il progetto di riqualificazione e valorizzazione della Galleria Roma. La palla sarà tutta nelle mani della nuova squadra consiliare, ma intanto, in prossimità del voto, l’Amministrazione uscente affida all’esterno l’incarico di redigere il progetto esecutivo di sistemazione e miglioramento. Se ne parlava dal 2020, poi il Covid ha bloccato tutto. Nel 2022 gli assessori Riccardo Pozzi (Lavori Pubblici) e Francesca Frenquellucci (Commercio) avevano assicurato un’operazione di restyling, poi bloccata a causa di un iter complesso e della necessità di indagini nel sottosuolo, commissionate dagli amministratori condominiali del tunnel per verificare l’esatta stato della struttura e dei garage sottostanti.
Lo determina
La riqualificazione della Galleria, come scritto nell’ultima determinazione di spesa del Comune del 27 maggio scorso, comporta un investimento di 300mila euro che rientra nel piano triennale dei lavori 2024-2026, e per finanziarlo servono risorse che arrivano dalla vendita del patrimonio immobiliare pubblico. Prima di arrivare a questa fase è stato necessario raggiungere un accordo tra gli amministratori condominiali proprietari del terreno e l’amministrazione comunale, perché come nel caso di via San Francesco o piazza Redi si tratta di un’area privata ad uso pubblico.
Il pacchetto di interventi prevede la rimozione del vecchio linoleum (come avvenuto per Via San Francesco) e prevede anche l’eliminazione di dossi, gradini e avvallamenti che costituiscono barriere architettoniche per l’accesso ai negozi o per la deambulazione. Gli architetti Barbara Balassone e Gianluca Mazzari in associazione temporanea di imprese cureranno e svilupperanno il progetto di riqualificazione e di fattibilità tecnica. Comune e condomini hanno quindi raggiunto un accordo per un progetto condiviso che, dopo l’impegno dei privati per il rifacimento del tetto e dei solai, si completa ora con l’installazione della nuova pavimentazione, dei nuovi arredi e dell’illuminazione. Il progetto definitivo, però, dovrà prevedere un materiale più malleabile, diverso dalla pavimentazione già esistente su via San Francesco o via Passeri, tale che il suo peso non comprometta la tenuta dei garage sottostanti.
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Corriere Adriatico
