Viterbo, picchia il compagno mentre pesca. Poi attacca il suocero – .

Viterbo, picchia il compagno mentre pesca. Poi attacca il suocero – .
Viterbo, picchia il compagno mentre pesca. Poi attacca il suocero – .

Prima aggredisce la fidanzata che sbaglia pescando e poi se la prende con il suocero e il cognato. Ancora guai per il 33enne che lo scorso fine settimana al Lago di Bolsena ha picchiato la sua compagna dopo che questa non era riuscita a recuperare un pesce che aveva allamato. Ieri è tornato in tribunale, dopo aver trascorso la notte nella stanza di sicurezza della Questura, per l’ennesimo attentato. Questa volta a scapito del suocero e del cognato.

Lunedì sera, poco prima delle 21, il 33enne avrebbe avuto un’accesa discussione con la famiglia della sua ex. Ma la discussione si trasformerebbe presto nell’ennesimo attacco. Immediato l’allarme è stato lanciato alle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia per cercare di calmare la situazione ed evitare il peggio. Con loro, in supporto, i carabinieri e gli operatori sanitari del 118 che hanno soccorso i due feriti e li hanno portati in ospedale. I due feriti avrebbero riportato lesioni diverse con una prognosi di circa trenta giorni. A far scattare la miccia sarebbe stata la denuncia sporta dalla donna dopo essere stata picchiata sulle sponde del lago. Pochi giorni prima, il 33enne aveva preso a calci e pugni la fidanzata durante una sessione di pesca al lago di Bolsena perché si era lasciata scappare un pesce dalla canna e poi le avrebbe bruciato i vestiti. L’episodio è accaduto al “Fosso” sul lungolago di Grotte di Castro, una delle spiagge del lago di Bolsena, nel viterbese, lo scorso fine settimana. I fidanzati avevano trascorso il fine settimana dormendo nei sacchi a pelo e divertendosi con una passione comune, la pesca. Durante la notte trascorsa in riva al lago era partito il segnale di una canna da pesca, la ragazza si alzò ma non fece in tempo a pescarla prima che il pesce si liberasse dall’amo.

All’improvviso, senza alcun preavviso, sarebbe iniziata la rissa. Prima le denunce da parte dell’uomo, poi le minacce e infine le aggressioni. Dopo il pestaggio, il 33enne ha anche realizzato un video in cui dà fuoco ai vestiti della compagna e la minaccia in caso di denuncia: “Stai attenta a quello che dici, devi dire che sei caduta sugli scogli. ” La polizia e gli operatori sanitari del 118 giunti sul posto hanno contenuto la rabbia del 33enne dopo che aveva tentato di far scendere la fidanzata dall’ambulanza. I militari hanno ascoltato la ragazza che ha riferito anche che l’episodio era solo l’ultimo di una serie di violenze domestiche già subite: insulti, lancio di oggetti, lesioni e aggressioni. Con la violenza del lago di Bolsena e la prognosi di trenta giorni è scattata la denuncia e il braccialetto elettronico.

E nemmeno 48 ore dopo ci ha riprovato, presentandosi questa volta a casa della ragazza. Ieri mattina davanti al giudice Jacopo Rocchi ha chiesto scusa a tutti per il suo comportamento e si è impegnato a seguire un percorso psicologico. Il giudice, al termine del sommario, lo ha rilasciato in attesa della prima udienza del processo. Al 33enne resta il provvedimento per maltrattamenti e lesioni alla compagna che riguarda un procedimento diverso. L’imputato è assistito dall’avvocato Francesca Bufalini.

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Il Messaggero

 
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