Giacomo GattusoL’allenatore del Novara, intervistato da Vanavarava.it ha spiegato come gli Azzurri siano riusciti a raggiungere l’obiettivo salvezza nonostante le tante difficoltà: “L’unità è stata sicuramente un parametro fondamentale per raggiungere la salvezza, l’alchimia di squadra e l’empatia hanno fatto il resto. Per un allenatore dare vita a questi presupposti è uno degli obiettivi fondamentali per poter lavorare con sicurezza e affidabilità. La squadra ha avuto fiducia in me, mi ha seguito sempre, rispettando alla lettera tutti i miei dettami. Fin dall’inizio ci eravamo ripromessi che di fronte alle difficoltà avremmo dovuto mantenere assolutamente certi equilibri e non lasciarci influenzare negativamente dal momento, ovviamente è successa la stessa cosa quando le partite giravano a nostro favore. Riuscire a trasformare queste intenzioni in fatti concreti è stata la nostra forza, soprattutto all’inizio. Ammetto che è stato un percorso molto complicato e difficile a causa di tante variabili. In quel periodo ho capito subito l’enorme potenziale che questa squadra aveva davanti a sé e che non aveva ancora dimostrato appieno, a livello caratteriale e mentale ero consapevole che questa squadra aveva ampi margini di miglioramento.
Siamo sempre stati in palla: anche quando abbiamo subito battute d’arresto importanti non ci siamo mai lasciati scoraggiare, abbiamo dimostrato una certa consapevolezza tipica di chi crede di farcela nonostante l’evento avverso. Oltre a questa caratteristica, ho notato anche una crescita esponenziale a livello individuale, questo ha permesso a tutta la squadra di migliorare e trovare la giusta intesa, mettendo in campo ogni risorsa a disposizione di ognuno dei miei ragazzi. Di fronte a tutto questo non potevamo fare a meno di raggiungere l’obiettivo, siamo diventati una vera squadra e lo abbiamo dimostrato concretamente in ogni partita e poi con la salvezza definitiva ottenuta. Il girone di ritorno parla chiaro, nessun avversario ci ha dominato in campo ma siamo sempre stati della partita. Queste qualità dimostrate erano una sorta di garanzia, nella mia testa mi dicevo che se fossimo stati veramente questi la salvezza sarebbe stata possibile, col senno di poi ho avuto ragione e sono molto contento di questo meritato lieto fine”.
