“Se il progetto verrà finanziato, saranno 44 milioni in cinque anni” – .

“Se il progetto verrà finanziato, saranno 44 milioni in cinque anni” – .
“Se il progetto verrà finanziato, saranno 44 milioni in cinque anni” – .

Roma – Per l’accusa si tratterebbe dell’enorme “rendimento” calcolato da Arata e Del Duca


Paolo Arata

Roma – (sil.co.) – Tangenti per l’aeroporto di Viterbo, giovedì riprenderà il processo a tre imputati per concorso in corruzione.

Sono l’ex parlamentare forzista Paolo Franco Arata, l’imprenditore Valerio Del Duca e il dipendente viterbese della Leonardo spa-ex Finmeccanica, Simone Rosati. Quest’ultimo difeso dall’avvocato Giuseppe Picchiarelli. Ci sono anche le società Etnea srl ​​e Solcara srl, mentre sono parti civili il ministero delle infrastrutture e Leonardo spa.

È questa l’inchiesta che nel 2018 ha coinvolto anche l’ex sottosegretario leghista ai Trasporti Armando Siri, che scelse di essere giudicato con la sentenza abbreviata e con lui anche Paolo Iaboni, superiore di Rosati, che nel frattempo è stato assolto. I sei, quattro persone fisiche e due aziende, sono stati indagati nell’ambito di un’indagine Dia coordinata dal pm Mario Palazzi.

Il 12 dicembre è stato interrogato il colonnello Rocco Lopane, all’epoca dipendente della Direzione investigativa antimafia di Trapani. Il 6 giugno sarà la volta di altri tre testimoni, che verranno ascoltati riguardo alla vicenda dell’aeroporto di Viterbo.

Intanto il 21 maggio si è svolta l’udienza davanti ai giudici della consultazione che dovranno decidere sull’utilizzo delle registrazioni nel processo contro l’ex sottosegretario Siri. Intercettazioni di cui il Senato, come ricorderete, ha smentito l’utilizzo da parte dei magistrati romani. Tocca ora alla Consulta decidere sul conflitto di attribuzione sollevato dal tribunale di Roma contro Palazzo Madama.

Secondo l’accusa, nel 2018, quando era sottosegretario del governo Conte I, Siri avrebbe ricevuto “indebitamente” la “promessa o regalo” di mazzette da parte del presunto corruttore Paolo Arata, ex deputato di Forza Italia molto vicino alla Lega, con interessi nei settori dell’energia eolica e dei rifiuti.

Secondo l’accusa, Arata si sarebbe reso disponibile a una mediazione per l’inserimento, nel Dpef in corso di approvazione, di un provvedimento normativo ad hoc che finanzierebbe “anche in misura minima – con differimento dell’intera copertura finanziaria in gli esercizi finanziari a venire – il progetto di completamento dell’aeroporto di Viterbo, dietro promessa del pagamento di un’ingente somma di denaro destinata sia al parlamentare Siri che agli intermediari Paolo Arata e Valerio Del Duca”.

Il tema, molto delicato, sarebbe stato oggetto di due distinti incontri, svoltisi entrambi nella casa romana di Arata. 20 settembre 2018Il tema dell’aeroporto di Viterbo sarebbe stato ripreso da Arata e Del Duca all’interno della casa romana dell’ex, poco prima che i due fossero raggiunti a cena dal senatore Siri.

“Nella circostanza – secondo quanto accertato dagli inquirenti – Del Duca, abbassando il tono di voce, sebbene nell’abitazione fossero presenti solo lui e il padrone di casa, riferì ad Arata qualcosa di estremamente confidenziale tale da non poter essere comunicato nemmeno da messaggio, ossia che Leonardo Spa (in maniera impersonale, senza indicare il nome del suo interlocutore), nel caso in cui il progetto dell’aeroporto di Viterbo fosse stato effettivamente finanziato dalla legge di bilancio, avrebbe versato loro una somma pari al 2% del importo del contratto, da pagarsi in cinque anni”.

Si sarebbe ipotizzata una cifra impressionante, ovvero 44 milioni di euro, «una somma davvero enorme da non rivelare per intero a Siri» che presto li avrebbe raggiunti a cena. “Forse non ci daranno quarantaquattro milioni di euro – si direbbero gli interlocutori – ma nemmeno mezzo milione”, intendendo che la cifra che guadagnerebbero sarebbe sicuramente superiore al mezzo milione. “Ci interessa che faccia il primo passo”, si sarebbero detti Arata e Del Duca.

Il fatto è che guarda caso già il giorno dopo, cioè il 21 settembre 2018sono comparsi online alcuni articoli di stampa, anche sui siti di Viterbo, che segnalano il rinnovato interesse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il progetto dell’aeroporto di Viterbo.


Presunzione di innocenza

Nell’ordinamento penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana secondo cui una persona “non è considerata colpevole finché non viene condannata in via definitiva”.

3 giugno 2024

 
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