Eric Clapton e la bandiera palestinese sulla chitarra Il Tirreno – .

Eric Clapton e la bandiera palestinese sulla chitarra Il Tirreno – .
Eric Clapton e la bandiera palestinese sulla chitarra Il Tirreno – .

LUCCA. Esordio bagnato, debutto fortunato. Il Lucca Summer Festival prende il via con il leggendario chitarrista britannico Eric Clapton che sul palco estivo porta un messaggio di pace, impugnando una chitarra con i colori della bandiera palestinese. Musica e impegno, quindi. La pioggia caduta a scrosci nel pomeriggio non ha fermato gli amanti di “Slowhand”: circa 16mila i biglietti venduti. Sono trascorsi 18 anni dall’ultima esibizione di Clapton a Lucca e ieri, nonostante i suoi 79 anni, non ha perso il suo splendore ed è tornato a suonare dal palco delle storiche mura i successi di una lunghissima carriera, creata al fianco di band come come Cream, Derek and the Dominos e The Yardbirds.

Verso le 21 Clapton è salito sul palco, ha salutato il pubblico e poi si è dato da fare con la sua chitarra “palestinese”. Come da scaletta, a dare il via al ballo è stato “Blue Dust”, pezzo blues intenso e coinvolgente, seguito da “Key to the Highway”, un classico che parla di viaggio e di ricerca della libertà. Poi è arrivata “I’m Your Hoochie Coochie Man”, cover di Muddy Waters, un inno al potere della seduzione in cui la chitarra di Clapton scatena un riff memorabile. Dopo oltre un’ora di grande musica arriva il momento più atteso dai fan, con l’arpeggio di “Tears in Heaven”, una delle canzoni più belle e toccanti di Clapton, scritta in ricordo del figlio Conor (avuto con l’allora showgirl italiana Lory Del Santo), morto tragicamente nel 1991 a soli 5 anni. Gran finale con “Cocaine”, prima del bis con “Before youaccuse me”, altro classico dal ritmo contagioso.

Tutto bene, dunque, per il primo concerto dell’estate 2024. Già nel pomeriggio le vie del centro storico erano state invase dai fan del musicista, provenienti da tutta Italia. Armati di impermeabile, Simone e Giulio – arrivati ​​da Torino ma originari della Puglia – raccontano la loro prima volta a Lucca: «Seguiamo Clapton da molto tempo, lo abbiamo conosciuto ai tempi dei Cream e appena abbiamo visto il Nell’unica tappa in Italia siamo corsi a comprare i biglietti. Il meteo non è favorevole, ma speriamo che ci porti fortuna per vivere al meglio questa esperienza”.

Duccio e Anna Cotronea, padre e figlia, arrivano da Roma per vedere il concerto e sono rimasti incantati da Lucca: «Siamo arrivati ​​ieri e abbiamo già visitato le principali attrazioni della città. Resteremo qui anche stasera per scoprirlo ancora più profondamente.” Duccio racconta di essere una grande fan del chitarrista britannico da quando aveva 15 anni, quando andò a vedere il suo primo concerto, quello di Eric Clapton. Trasmise la sua passione anche alla figlia Anna e i due vennero a Lucca.

Edoardo invece qui è di casa, vive a Lucca ed è venuto a sentire il concerto del suo idolo insieme al nipote, sperando di trasmettere anche a lui la passione per il blues. «Lo conosco da prima che suonasse nei Cream e appena ho visto la data non ho potuto fare a meno di comprare il biglietto. Ho portato con me mio nipote: le nuove generazioni devono conoscere le grandi leggende”. Proprio all’ingresso, appena fuori Porta San Pietro, c’è Patrizia da Perugia, grande appassionata di rock: «Amo andare ad ascoltare musica dal vivo perché ogni volta mi emoziono, soprattutto se sono sola. Incontro sempre nuove persone e questo non fa altro che aumentare la mia autostima. E poi Lucca è bellissima e mi fermo anche domani, voglio andare a vedere la mostra di Canova.”

Anche Roberto viene da Perugia insieme alla moglie e alla figlia. Ci racconta di aver già ascoltato Clapton nel 1985, nel pieno della sua carriera. Roberto è già venuto al Summer Festival con la sua famiglia per ascoltare James Taylor nel 2015 e poi i Rolling Stones nel 2017. Dice di ammirare il comfort di Lucca e con rammarico dice che non può restare un’altra notte. l

 
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