Rimini. Rapina alla gioielleria del centro, arrestati due ragazzi di 20 e 17 anni – .

Rimini. Rapina alla gioielleria del centro, arrestati due ragazzi di 20 e 17 anni – .
Rimini. Rapina alla gioielleria del centro, arrestati due ragazzi di 20 e 17 anni – .

Erano due giovanissimi – un 20enne di Gambettola e un 17enne di Cesenatico, entrambi italiani – i rapinatori che sabato a mezzogiorno hanno fatto irruzione nella gioielleria Ciacci di via Garibaldi: la squadra mobile è riuscita a risolve il caso in meno di 24 ore, arrestando entrambi. Ora i due, a carico dei quali viene contestato il reato di rapina aggravata, attendono l’udienza di convalida davanti al gip: il 20enne, senza precedenti penali, è difeso d’ufficio dall’avvocato Gianluigi Durante, mentre il 17enne Trentasettenne, ancora studente, si trova nel centro di prima accoglienza per minori di Bologna, tutelato anche d’ufficio dall’avvocato Elena Bassano.

L’incursione

Entrati nella gioielleria, i due rapinatori in erba hanno immobilizzato il titolare e la commessa legandogli i polsi con fascette, per poi dirigere la mira verso gli orologi targati. Ma qualcosa è andato storto per i rapinatori: il titolare è riuscito a liberarsi dalla presa che gli bloccava i polsi per poi litigare con uno dei due malviventi, il 20enne, riuscendo a tenerlo fermo e poi a chiamare la polizia. Per il direttore della gioielleria c’erano anche alcune escoriazioni agli arti, che sono state curate al pronto soccorso: è stata valutata una prognosi di 20 giorni.

il bottino nello zaino

Il 17enne è però riuscito a scappare prima dell’arrivo della squadra di polizia e della polizia scientifica, ma le perquisizioni si sono concluse prima dell’arrivo del nuovo giorno. Sabato sera intorno alle 22 l’adolescente è stato rintracciato dalla Squadra Mobile mentre si trovava a Cesenatico. Stava passeggiando con i suoi amici, portando con sé uno zaino all’interno del quale sono stati ritrovati 13 orologi di lusso: impossibile non identificarli con il bottino della rapina, e così è stato arrestato anche il minore.

Determinanti per le indagini sono state le testimonianze dei negozianti, che hanno riferito di come la coppia di rapinatori avesse precedentemente effettuato una sorta di sopralluogo nella gioielleria. Un errore forse fatale, perché anche l’abbigliamento dei due avrebbe contribuito al riconoscimento dei soggetti e alla buona riuscita della ricerca.

 
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