euro 2025, italia norvegia femminile al Paolo Mazza di Ferrara La Nuova Ferrara – .

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Ferrara Ci sono squadre nel cuore di tutti, che abbiano vinto trofei o meno, altre che devono conquistarli partendo dalla testa. «Il calcio è soprattutto una questione di risultati: se vinci, la gente ti segue. Questo è quello che è successo con il Coppa del Mondo nel 2019». Barbara Bonanseauna “veterano” della maglia azzurra con i suoi quasi 33 anni (ne compirà 13), non si nasconde e sa che le missioni in maglia azzurraItalia sono tante. L’urgente è battere il Norvegiaquesto pomeriggio – 4 giugno – alle “Club”, partita valida per le qualificazioni Euro 2025. Siamo ancora lì fase a gironila squadra del nuovo commissario tecnico Andrea Soncin sono partiti forte (vittoria contro l’Olanda), hanno inciampato (k.o. inaspettato in Finlandia), si sono rimessi in carreggiata venerdì scorso, raccogliendo un punto nell’andata contro i norvegesi. A Oslo un punto a testa il verdetto è stato sostanzialmente giusto, anche se le opportunità non sono mancate da entrambe le parti. Intanto l’Olanda sale a quota 6, battendo di misura la Finlandia, che resta a 3, ora prima e ultima in classifica: in mezzo, a pari merito con 4 punti, le contendenti di oggi sulla sacra terra di Ferrara, amuleto delle squadre del Mondiale. maglia blu. No, non ci saranno i diecimila che spingevano gli scandinavi appena quattro giorni fa, ma, come dice Bonansea, l’entusiasmo si crea con i risultati. Quindi, una vittoria oggi sarebbe molto gradita.

«La partita è molto importante – inizia il ct alla presentazione – e le ragazze lo sanno bene, così come quello che possono fare in campo. C’è il clima giusto per fare bene». Proprio accanto ad esso, è lì l’attaccante della Juventus Bonansea: «Che cosa dobbiamo temere? All’andata è stata una partita molto equilibrata e si vede che loro sono più grandi fisicamente di noi. Forse a Oslo potevamo essere più coraggiosi e sfruttare le occasioni che si sono create: devono temere la nostra voglia di vincere”.

Soncin entra poi nei dettagli tecnici: «A Oslo li abbiamo aspettati, ma con un blocco d’attesa medio-alto. All’esterno concedono tanto, possiamo andare nell’uno contro uno, ma anche centralmente. Poi non puoi giocare tutta la partita sotto alta pressione, è necessario equilibrio». Ancora, sul possibile turnover: «Prendo decisioni all’ultimo secondo – dice il tecnico vigevanese –, vivo di sensazioni. Le ragazze hanno tutte dimostrato di voler far parte di questo gruppo e io So di poter contare su un gruppo molto numeroso».

«Il clima è sereno – aggiunge Bonansea –, la partita è fondamentale, ma è ancora tutta da giocare 3 punti: siamo pronti, ce la giocheremo in casa”. Ecco il fattore ambientaleche non si preannuncia particolarmente caldo sugli spalti, anche se il calcio femminile raccoglie sempre più seguaci anche a Ferrara: «Non devi guardare cosa manca – commenta Soncin –, ma cosa c’è?. È bello vedere tante ragazze alle partite, che portano entusiasmo: noi, lo staff e le ragazze, sappiamo di avere una grande responsabilità, quella di vestire la maglia azzurra e accendere quell’entusiasmo».

«Il calcio è un risultato – dice adesso Bonansea – e lo abbiamo visto con la qualificazione alla fase finale del Mondiale 2019, con tante ragazze che si sono avvicinate a questa disciplina. Però da piccola non avevo idoli femminili, eppure sono arrivata fin qui: loro, invece, sperano in qualcosa e hanno noi come esempio. Voglio sognare, un po’ per noi, un po’ per farli sognare».

 
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