Quali sono le prospettive? Incontro con il Cst Novara Vco – .

Si è concluso al Castello di Novara l’ultimo ciclo di appuntamenti, dal titolo “Confronti”, per affrontare il tema dell’“Emergenza natalità in calo”; Calo delle nascite: quali prospettive?
Confronti, è un’iniziativa collettiva, giunta alla 2° edizione e promossa da Centro Servizi al Territorio – CST Novara VCO, Fondazione per la Sussidiarietà, ilsussidiario.net, Rosmini International Campus.

Emergenza natalità: i dati

Un dibattito proficuo e partecipativo su un tema di grande attualità che coinvolge tutti i cittadini e dal quale sono emersi alcuni dati che dovrebbero far riflettere: In Italia nel 1951, per ogni 100 giovani c’erano 31 anziani. Il 1° gennaio 2024 ogni 100 giovani ci saranno 200 anziani. Secondo le proiezioni dell’Istat, proseguendo con questo trend, nel 2050, ogni 100 giovani ci saranno più di 300 anziani.
Le nascite, che nel 2023 erano 379mila, scenderebbero a 350mila nuove nascite nel 2050, un trend preoccupante che va analizzato con attenzione e che vede, anche nelle moderne politiche familiari, un modo per cercare di invertire una tendenza ben nota . consolidato.
Ospiti della serata Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, e Gian Carlo Blangiardo, già Presidente dell’ISTAT, Statistico e Professore Emerito di Demografia, Università di Milano Bicocca, moderati dal Direttore del CST Novara VCO Caterina Mandarini e i saluti istituzionali del sindaco di Novara Alessandro Canelli e del vicepresidente del CST Daniele Giaime.

Nel corso della serata non mancheranno testimonianze dal mondo profit su come le aziende possono promuovere politiche di conciliazione lavoro-famiglia e dal mondo non profit, dove l’esperienza dei genitori di Tiziana e Dario Gallotti ha trovato sostegno in un legame comunitario come quello favorito e coltivato all’interno dell’associazione Cometa.

“Il calo della natalità è un tema che riguarda tutti gli aspetti della società – sottolinea Carlo Teruzzi, presidente del CST – e tocca anche il Terzo Settore che, da un lato, vede una diminuzione dei volontari, e soprattutto dei giovani, e dall’altro dall’altro un aumento degli anziani fragili che necessitano sempre più di aiuto e sostegno da parte dei volontari. Serve un patto tra pubblico, privato e terzo settore per contrastare un processo che potrebbe diventare una vera e propria bomba sociale. Occorrono, come dice il Papa, ‘realismo, lungimiranza e coraggio’ e il volontariato, promuovendo una cultura di generosità e solidarietà anche tra generazioni, può sostenere quella speranza derivante dalla cultura creativa e comunitaria tipica del popolo italiano”.

 
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