La piccola Noemi è stata ritrovata in Polonia e suo padre Filippo Zanella la cercava dal 2021 – .

La piccola Noemi è stata ritrovata in Polonia e suo padre Filippo Zanella la cercava dal 2021 – .
La piccola Noemi è stata ritrovata in Polonia e suo padre Filippo Zanella la cercava dal 2021 – .

Filippo Zanella era un padre disperato, non aveva notizie della figlia dal 2021 Noemi che era scomparso dopo essere partito per la Polonia con la madre, ex compagna della 47enne, e di lei non aveva più avuto notizie. L’uomo non si era mai arreso, cercandola anche in Polonia e viaggiando per oltre 5000 chilometri per ritrovarla, ma sia la madre che la bambina, che oggi ha 9 anni, sembravano scomparse nel nulla. La bella notizia oggi, Noemi È stata ritrovata e sta bene e nelle prossime ore tornerà a Cesena insieme al padre e alla nonna.

La storia di questa bambina è rimasta nelle cronache per molto tempo. Di lei La sua scomparsa nella seconda metà del 2021 quando partì insieme alla madre, dopo la separazione da Zanella, per la Polonia, Paese da cui è originaria, facendo perdere ogni traccia di lei. In tutti questi anni ha disperato dell’appello di suo padre, il quale ha sempre sostenuto che in realtà si fosse trattato di un rapimento.

Le due frasi

La piccola era formalmente protetta da un ordine di protezione europeo, ma il tribunale dei minorenni dell’Aja si è espresso con due sentenze: la prima inflitta alla madre, presente alla lettura della sentenza, l’immediato ritorno della piccola e la seconda per ribadire il provvedimento, che però la madre di Noemi ha sempre ignorato.

Un padre che non si è mai arreso

L’uomo dotato di grande forza non aveva mai accettato questa separazione dalla figlia, tanto da lasciare il suo studio di fisioterapista a Cesena per andare personalmente a cercarla: “Sono stato a Varsavia ma ho visitato anche tante piccole città” ha spiegato in un’intervista. 5000 chilometri in cui aveva visitato scuole, ospedali, ambulatori medici nella speranza che qualcuno vedesse sua figlia, ma nessuno lo aveva mai aiutato.

Ho parlato con molti membri della sua famiglia, compresi quelli più vicini – ha detto al Corriere della Serama qui in Polonia i parenti dei delinquenti beneficiano di una legge che permette loro di non parlarne nel rispetto della loro tutela. Insomma, nessuno mi ha detto niente“.

La riscoperta di Noemi

Una lunga perseveranza che alla fine ha portato ad un lieto fine: “Ho ritrovato mia figlia grazie ad un angelo custode. Una persona sconosciuta che ci ha comunicato il luogo esatto in cui si trovava Noemi“, furono le prime parole dell’uomo uscito dopo tanti anni da un incubo che chiunque sia genitore può comprendere appieno. Dopo il primo viaggio a Varsavia che non aveva portato a nulla, Zanella è poi partito per la Polonia a seguito di una segnalazione.

Nelle scorse settimane era arrivata anche la nonna di Noemi, la mamma di Zanella e mercoledì mattina, 5 giugno, è arrivata la svolta con un messaggio recapitato da un mittente sconosciuto, che segnalava la presenza della piccola al confine con Bielorussia e Ucraina. Noemi però era sola, della madre nessuna traccia.

Ora, finito questo incubo, l’uomo ha parlato anche delle forze di polizia polacche: “Non ci hanno aiutato, se abbiamo ritrovato Noemi è stato solo grazie a questa persona sconosciuta“. Una storia che ha toccato tanti cuori e che fortunatamente, anche a distanza di tempo, si è risolta nel migliore dei modi.

Oggi è intervenuto anche il sindaco di Cesena in seguito alla notizia del ritrovamento Enzo Lattuca: “Voglio esprimere tutta la soddisfazione della città di Cesena e siamo pronti ad aiutare Filippo in tutte le pratiche, dai documenti d’identità di Noemi all’inserimento nei centri estivi“.

 
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