È stato attivato il Centro Operativo Territoriale (Cot) di Ferrara presso la Cittadella San Rocco – .

È stato attivato il Centro Operativo Territoriale (Cot) di Ferrara presso la Cittadella San Rocco – .
È stato attivato il Centro Operativo Territoriale (Cot) di Ferrara presso la Cittadella San Rocco – .

È iniziata l’attività del nuovo Centro Operativo Territoriale (COT) di Ferrara, situato presso la Casa della Comunità Cittadella S. Rocco, dove ieri mattina (4 giugno) la direttrice generale Monica Calamai, accompagnata dal direttore della Primari del Reparto Cure Franco Romagnoni, dal direttore assistenziale Marika Colombi, dal direttore delle Attività Tecniche Giovanni Peressotti e dagli altri loro collaboratori.

I Centri Operativi Territoriali svolgono una funzione di coordinamento della cura della persona e di collegamento tra servizi e professionisti, coinvolti nei diversi ambiti sanitari (territoriale, attività sanitarie e socio-sanitarie, ospedale) e dialoga con la rete emergenza-urgenza, con il fine ultimo di garantire la continuità, l’accessibilità e l’integrazione dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria.

Una vera e propria “cabina di regia”, la COT, che – partendo dall’analisi dei bisogni del paziente – garantisce una gestione tempestiva e globale grazie alla risposta integrata tra servizi e professionisti. Al momento il Centro non è contattato direttamente dagli utenti ma possono richiedere l’intervento del COT tutti gli attori del sistema, personale distrettuale e ospedaliero: medici e pediatri di famiglia, medici di continuità assistenziale, medici specialisti ambulatoriali internistici e altri sanitari professionisti presenti nei servizi aziendali e distrettuali nonché personale delle strutture di ricovero intermedie, residenziali e semiresidenziali.

Il nuovo COT di Ferrara trova spazio nella Casa della Comunità di Corso Giovecca. Realizzato con un intervento finanziato con fondi PNRR, che da solo vale circa 500mila euro, ha comportato una ristrutturazione completa di circa 350 metri quadrati di spazio.

L’intervento di riqualificazione e successiva attivazione del servizio innovativo ha previsto il consolidamento strutturale e la ridistribuzione degli spazi funzionali alle attività che si svolgeranno nel COT, tenendo conto anche dell’importanza storica di tale edificio.

Due ampi “open space”, di cui uno destinato al lavoro del personale e dotato di sistemi atti a migliorare il comfort e la funzionalità lavorativa.

L’articolazione degli spazi è stata impostata per consentire modularità d’uso e facilità di modifica nel tempo, “tagli” nelle pareti, finestre tra ambienti vicini favoriscono il lavoro di gruppo. Lì troveranno sede anche il centro di trasporto secondario e la sede della Continuità Assistenziale. Sono inoltre presenti alcuni spazi di servizio e di supporto alle attività.

Le recenti “Linee guida per l’attuazione dei Centri Operativi Territoriali in Emilia-Romagna (Dgr n. 796 del 14/05/2024) individuano altri tre COT per la provincia di Ferrara – uno per circoscrizione – oltre a quello di Cittadella S Rocco : ad Argenta, Bondeno e Comacchio.

Nello specifico, tra le attività del Centro:

1. Transizione ospedale-territorio: facilitare la transizione dall’ospedale ai contesti assistenziali locali più adeguati;

2. Transizione territorio-ospedale: facilitare l’accesso ai servizi sanitari per i casi con bisogni sanitari e/o sociali, come i pazienti in situazioni di fragilità, cronicità complessa e non autosufficienza, indipendentemente dall’età;

3. Transizione territorio-territorio: facilitare le transizioni da un servizio territoriale a

un’altra come, ad esempio, dall’assistenza domiciliare all’ospedale di comunità e viceversa, dal domicilio della persona all’hospice e viceversa;

4. Attivazione di ulteriori servizi assistenziali: agevolare i processi qualora il professionista che ha in carico il paziente ritenga necessario attivare servizi aggiuntivi, ad esempio: PDTA, telemedicina, fisioterapia, fornitura di ausili protesici, ausili per l’incontinenza, ossigenoterapia.

5. Informazioni e supporto logistico: il COT garantisce ai professionisti un servizio informativo anche a supporto della progettazione del percorso assistenziale;

6. Raccolta e gestione dei dati: attraverso l’applicazione individuata per l’accesso e la gestione delle diverse transizioni.

A ciascun COT sono assegnati almeno tre infermieri, un’unità di supporto e un coordinatore infermieristico aziendale di riferimento, anch’esso con ruolo trasversale, che sarà responsabile del funzionamento del COT, della gestione e del coordinamento del personale. L’integrazione socio-sanitaria è assicurata dalla figura dell’assistente sociale, del servizio sanitario regionale e/o degli enti locali, ed è garantita in presenza o tramite stretto collegamento funzionale.

 
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