cinque nuove funzionalità, un solo dubbio – .

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DiAlessandro Bocci, correspondent in Berlin

Il tecnico Luciano Spalletti alla vigilia degli ottavi di finale: «Adesso mi aspetto una squadra più sciolta. Non siamo riusciti a esprimerci al nostro livello, quello che abbiamo fatto vedere è stato poco per le nostre ambizioni»

Aspetto Donnarumma e ci pensi Buffoneche cammina sul prato dell’Olympiastadion con il cuore pesante, coccolato dal rumore di una notte irripetibile. Ed è facile immaginare Marcello Lippi in piedi, nella sua casa sul lungomare di Viareggio, quando stasera suonerà l’Inno. Ma sono storie diverse. Che l’Italia ha un posto nel nostro cuore e non lo dimenticheremo mai. Questa, affidata a Luciano Spalletti, altro toscano maledetto, è una squadra diversa, giovane e ancora fragile, anche se animata dalla stessa voglia di lasciare il segno.

QUI la diretta di Italia-Svizzera in tempo reale

Diciotto anni fa, in palio c’era il Mondiale. Ora, solo i quarti di finale di un tormentato Europeo in cui ci siamo salvati per il rotto della cuffia, grazie alla bravura di Zaccagni, che dovrebbe partire dalla panchina.
Il ct ha risolto quasi tutti gli enigmi. Un approccio diverso rispetto alle tensioni che hanno preceduto l’appuntamento con la Croazia. Mancini giocherà per lo squalificato Calafiori, Mentre Buongiorno è in massima allerta se Bastoni non guarisce dalla tonsillite che lo tormenta da qualche giorno. «Ieri si è allenato e abbiamo tirato un sospiro di sollievo, ma bisognerà verificare», dice il tecnico, sereno dopo le polemiche di Lipsia.

I giocatori a disposizione di Luciano Spalletti per Italia-Svizzera

DiMarco non è disponibile e sarà sostituito dal suo compagno Darmian in una difesa a quattro “o qualcosa che gli somigli”. La novità più significativa, che avevamo intuito dalle prove di questi giorni, è la promozione di Fagioli, alla sua prima da titolare “perché bisogna avere il coraggio di creare spazio per i giovani che lo meritano”. Il giocatore della Juventus è piaciuto Spalletti per la personalità con cui è entrato contro la Croazia nel momento della disperazione. Il volto scuro di Jorginho, che siederà in panchina, è la conferma della decisione presa dal tecnico azzurro. Le ali dovrebbero essere Chiesa ed El Shaarawy, anche lui alla prima apparizione in questo Europeo. Il dubbio riguarda il centravanti. La staffetta è prevista tra Retegui e Scamacca “ma devo scegliere chi inizia la partita e chi la finisce”. Entrambi finora hanno deluso. All’Italia mancano i gol degli attaccanti che sono fermi a zero. «Gianluca può farlo in qualsiasi momento, ma deve dare più continuità all’interno della partita». E più che una critica sembra un’invocazione.

Tanti cambiamenti. Cinque o sei rispetto alla Croazia. La speranza è che, oltre gli uomini, nel vecchio stadio Olimpico che ci fa battere il cuore e dove l’Italia ritorna per la prima volta da quell’impresa, nasce una nuova squadra, libera (nella mente), fiduciosa e convincente. Spalletti ci spera con tutto il cuore perché la promessa fatta agli azzurri è quella di non vincere il secondo Europeo consecutivo ma renderli orgogliosi, non è stato ancora mantenuto. “Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo fare qualcosa di più”Luciano ammette senza esitazione. Insomma, bisogna crescere e bisogna farlo adesso. “La qualificazione è stata fortunata ma anche meritata perché ottenuta in un girone complicato, il più difficile. Adesso mi aspetto di vedere la squadra più rilassata. Non siamo riusciti ad esprimerci al nostro livello, quello che abbiamo dimostrato non è sufficiente per le nostre ambizioni”.

IL svizzero Bologna è tosta, organizzata e ha costruito una forte identità, che noi non abbiamo. Una squadra cresciuta nel tempo, non quella che abbiamo travolto tre anni fa all’Europeo né quella che, attraverso due drammatici pareggi, ci ha mandato allo spareggio fatale con Macedonia, costringendoci a guardare gli ultimi Mondiali in TV. «Faremo di tutto per vincere contro un avversario molto scomodo. Se vogliamo arrivare ai quarti di finale, e vogliamo arrivarci, sappiamo che dobbiamo vincere. Non ci sono calcoli da fare e mi aspetto una crescita della personalità”. Spalline ha usato tutte le armi per preparare gli azzurri, tattiche e psicologiche: «Buffone ci ha raccontato i suoi mille ricordi della finale del 2006 e speriamo di averli assorbiti. Abbiamo questo confronto da onorare ed è una responsabilità in più”. È anche una rivincita su Nati “ma certi sentimenti vanno tradotti in partita”. Vedremo oggi se inizierà una nuova storia, magari esaltante. Dopo tante lune nere vogliamo una giornata di vera Italia.

29 giugno 2024 (modifica 29 giugno 2024 | 16:53)

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