a cura della Redazione
Come riportato dalla stampa locale e nazionale, tra le tante, vedi Milano finanza del 04.06.2024 e sole 24 ore anche del 04.06.2024, in seguito alla sua visita a Melfi, l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares getta la maschera nei confronti della fabbrica in corso di allestimento per la realizzazione di batterie nello stabilimento comprensorio di Rivolta di Re di Termoli.
Tavares ha affermato che “investiremo per essere competitivi sul mercato, ma investiremo alla stessa velocità con cui il mercato cresce” e sappiamo bene che il mercato elettrico attualmente cresce a un ritmo a dir poco lento. Un mercato condizionato essenzialmente dai costi troppo alti del prodotto finito, dai costi troppo alti della ricarica dell’energia e dalla ridotta autonomia delle auto elettriche. E allora? Cosa succederà dopo queste parole del numero uno di Stellantis sulla favolosa capitale della sostenibilità ostentata in un’intervista a un locale online dal candidato sindaco Balice? Che fine faranno le centinaia di posti di lavoro, promessi in questi giorni dai soliti noti aspiranti consiglieri in cerca dell’ennesima riconferma, e che da anni basano il loro potere sul voto clientelare, ingannando migliaia di famiglie termolesi e molisane? Cosa diranno a queste persone quando le fabbriche di Melfi, Sulmona, Cassino e la vicina Atessa marceranno con un ritmo produttivo che continuerà, tra alti e bassi, a garantire posti di lavoro a quei territori? (Lo ha affermato ieri Carlo Tavares). Cosa diranno quando i cittadini chiederanno “che fine ha fatto lo stabilimento che, rispetto a quelli precedentemente citati, aprì i battenti negli anni Settanta ed era direttamente collegato allo stabilimento di Mirafiori e garantì la crescita sociale ed economica della nostra comunità?” Avranno il coraggio di dire che abbiamo in mano la prima pietra? Dovremmo quindi essere tutti uniti, contrastare quanto sta accadendo deve essere fatto dai politici ma da chi sia serio, consapevole, vicino a tutti e non solo ai clienti, insieme ai sindacati ai quali do il mio pieno appoggio che fin dall’inizio si battono per la piena tutela dei lavoratori, tutte le forze sociali devono farlo, perché oltre la Termoli del bere, la Termoli degli aperitivi, c’è una Termoli fatta di famiglie, di giovani che vogliono continuare lavorare e prosperare nella loro città. Per questo vi chiedo di essere uniti, vi aspetto per la chiusura della campagna elettorale venerdì alle 22 sotto il simbolo della nostra città, il Castello Svevo per condividere insieme quale futuro vogliamo per la nostra città.
