ci preoccupiamo di chi può pagare. Tempi di esame lunghi – .

Trattare voi stessi? Una possibilità per i ricchi. Le liste d’attesa restituiscono un quadro devastante dell’Italia. Il 7% della popolazione ha rinunciato alle cure a causa di problemi economici. Nei primi mesi del 2024 la Puglia registra una performance peggiore rispetto allo scorso anno in termini di sanità.

Le Leas

I Livelli di Assistenza (Lea) non vengono quasi mai rispettati. Lo dicono i numeri, quelli raccolti in un dettagliatissimo rapporto di Federconumatori, insieme alla Cgil.

La fuga

Da sud fuggiamo verso nord. Per una radiografia, una TAC può richiedere fino a 100 giorni. Per un test genetico per una sindrome del neurosviluppo si aspetta un anno. E cosa fai se aspetti la risposta ad una malattia grave, gravissima? I pugliesi non possono nemmeno rivolgersi al privato secondo l’accordo, perché c’è un limite di spesa (anche se non dovrebbe valere per chi ha scritto U, per urgente sulla richiesta), come tante altre regioni.

Il decreto del governo

D’altra parte c’è la ricetta del governo: sanzioni e incentivi per incrementare le prestazioni e assumere personale, misure organizzative che vanno dalla possibilità di visite ed esami il sabato e la domenica all’ampliamento dell’orario di lavoro, il ricorso all’intramoenia degli ospedali e quello di privati ​​accreditati qualora non sia possibile fornire i servizi richiesti nei tempi previsti.

I fondi

Sono questi alcuni dei principali interventi varati dal Consiglio dei Ministri per affrontare il problema delle liste d’attesa in sanità. Ma sullo sfondo c’è un problema ed è quello delle risorse che attualmente non ci sono o sono molto limitate, ma che bisognerà trovare dal 2025 in poi, questo viene detto chiaramente. Il piano del governo prevede una Coppa regionale (per le prenotazioni), ma è una modalità che sta muovendo i primi passi in Puglia.

Tempi di esecuzione

Le liste d’attesa restano, in un sistema sanitario come quello pugliese che ha al suo interno anche grandi eccellenze, un vero e proprio calvario annoso, che spesso non si riesce a superare, perché si muore prima. Facciamo qualche esempio, parliamo di dati, facendo qualche esempio: per una visita cardiovascolare si possono aspettare 110 giorni, per un endocrinologo 138 giorni: questi i numeri che escono dall’indagine effettuata da Federconsumatori e quel che è peggio è l’articolo 32 della Costituzione al Sud è solo una chimera: cioè il diritto alla salute non esiste.

L’Italia divisa in due

Appare però sempre più evidente che l’Italia è divisa in due, ci sono forti disuguaglianze dal punto di vista socio-economico e soprattutto dal punto di vista sanitario.

 
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