È tornata la “Social card”. Inaugurata nel 2023, nel primo anno di governo Meloni, la carta per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, carburante o in alternativa abbonamenti ai trasporti pubblici locali è giunta alla seconda edizione, con un importo aumentato a 500 euro (rispetto ai 460 precedenti) . In crescita anche il numero complessivo delle carte cedibili, che passano da 1,3 a 1,33 milioni. Il decreto attuativo – atteso da tempo – è pronto, e definisce i requisiti per le famiglie che intendono richiedere il beneficio: residenza in Italia, iscrizione all’anagrafe comunale, ISEE non superiore a 15mila euro e titolarità di altre misure di sostegno al reddito Come hanno spiegato in conferenza stampa il ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, il ministro del Lavoro Marina Calderone insieme alla sua vice Maria Teresa Bellucci. “Stiamo stanziando 600 milioni di euro sulla carta e questo ci permette di raggiungere due obiettivi a cui tenevamo particolarmente: alzare il tetto a 500 euro e allargare la platea dei beneficiari – dice il premier Giorgia Meloni in un video sui social – Ma questa carta ci permette di raggiungere anche un altro obiettivo, sostenere le filiere produttive italiane. È un’iniziativa frutto di un grande lavoro di squadra, vorrei ringraziare tutti i ministri che ci hanno lavorato”.
La carta però non sarà utilizzabile subito: entro un mese dalla pubblicazione del decreto l’Inps fornirà ai Comuni gli elenchi dei beneficiari, e le nuove carte saranno operative solo a partire da settembre 2024. L’opposizione grida al 48 Annuncio elettorale di un’ora dalle elezioni europee. “Alcuni giornali ‘rinomati’ hanno dato notizie false spacciandole per dietro le quinte e quindi noi siamo qui per informare i cittadini su come stanno le cose”, si difende Lollobrigida. I Comuni, inoltre, hanno segnalato la necessità di tempi più lunghi per la distribuzione e “soddisfare questa esigenza era doverosa” oltre al fatto che la grande distribuzione – che ha fatto sapere al ministro che aderirà anche quest’anno all’iniziativa – nel periodo estivo “è gravato da un flusso meno calcolabile e quindi più difficile da gestire”, ha spiegato il capo del dipartimento dell’Agricoltura. Secondo il testo predisposto dagli assessorati, a ciascun Comune viene assegnata una quota pari al 50% del totale delle tessere, distribuita in proporzione alla popolazione residente, mentre il restante 50% viene distribuito in base alla distanza tra il valore delle tessere reddito medio pro capite di ciascun Comune e il valore del reddito medio pro capite nazionale, ponderato per la rispettiva popolazione. “La misura sarà molto meglio monitorata e governata dall’Istituto”, ha assicurato il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, precisando che “da oggi, però, i controlli saranno ex ante, fornendo quindi la misura a chi ne ha realmente diritto”. ad esso”.
