«Il leccese è il difensore del Comune di Bari. Su quale base? Cosa sa? Ho risposto a Decaro, che porteremo in tribunale perché ha definito mafioso il centrodestra mentre i criminali sono quelli che venivano assunti nelle aziende municipali che Decaro doveva vigilare come sindaco con la specifica delega che è nelle sue mani. Quindi è inutile che il leccese faccia il difensore d’ufficio. Vedremo i risultati elettorali. Ma a Bari c’è una nube che grava sulla città.
Un manto di potere, tollerato e mai del tutto schiacciato. Il fatto che Emiliano abbia avvisato Pisicchio pochi minuti prima dell’arresto ci fa capire chiaramente come stanno le cose. L’arroganza di Decaro, che definì mafiosi i suoi avversari quando, secondo il racconto di Emiliano, venne portato dall’allora sindaco di Bari a casa delle sorelle dei boss, ci fa capire in che tipo di potere ci troviamo. Non c’è vera libertà in Bari finché questa nobile ed importante città non sarà liberata da certi personaggi. Che salgono sul palco con accanto Don Cassano, che definisce ‘criminale’ un signore come Piantedosi. Questo leccese, che non conosco, dovrebbe vergognarsi e stare zitto”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, MaurizioGasparri.
