“Costruire dal basso è un vantaggio se fatto bene. Ma non sono la Chiesa…” – .

“Costruire dal basso è un vantaggio se fatto bene. Ma non sono la Chiesa…” – .
“Costruire dal basso è un vantaggio se fatto bene. Ma non sono la Chiesa…” – .

16:45 – Oltre a Luciano Spalletti, il secondo portiere dell’Italia interverrà nella conferenza stampa alla vigilia dell’amichevole contro la Bosnia Guglielmo Vicario.

17:10 – Inizio della conferenza stampa.

La tua presenza qui significa che sei il terzo titolare? La leadership di Donnarumma in discussione?
“Io faccio il portiere, poi sceglie l’allenatore. Sono pronto comunque, anche a dare una mano da fuori. Puoi essere sempre utile in ogni situazione, poi siamo degli sportivi e abbiamo sempre voglia di competere. Sono sempre a disposizione per la maglia della Nazionale”.

TMW – Un anno dopo torni all’Empoli ma con la maglia della Nazionale: quanto sarà emozionante? In cosa sei migliorato quest’anno?
“È super emozionante tornare per la prima volta al Castellani con la maglia della Nazionale. Ripensarci e realizzarlo domani sarà un momento emozionante: per me, per i miei genitori, per tante persone di Empoli che ancora mi vogliono bene e mi hanno permesso di giocare questa partita qui. E’ la squadra che mi ha dato la vera possibilità di mettermi in mostra in Serie A, di realizzare il mio sogno di giocare in Premier League. Da quando me ne sono andato mi sento più sicuro delle mie capacità, loro hanno avuto il coraggio e la follia di mettersi in mostra. Sarò sempre grato all’Empoli”.

Come Donnarumma giochi all’estero. Perché i nostri migliori portieri vanno all’estero?
“Per me è stata un’opportunità. Magari si gioca un calcio meno tattico, più fisico, ma fa parte di un percorso di crescita che volevo seguire. Fa parte di un bagaglio di esperienze che secondo me un atleta fa bene a mettere nel proprio percorso”.

C’è un po’ di paura nell’andare a suonare all’estero?
“Probabilmente a volte il fatto di avere a che fare con una cultura e una lingua diversa può creare qualche problema, magari a fine anno non ci si sente ancora adattati, integrati. Ma credo che ne valga la pena non solo dal punto di vista sportivo perché ti apre anche un po’ gli occhi: magari qui sei anche in una zona di comfort, mentre da queste esperienze puoi crescere in convinzione e consapevolezza”.

Siete pronti per gli Europei?
“Siamo pronti, poi giorno dopo giorno possiamo sempre migliorare. Siamo qui ogni giorno per cercare di avvicinarci il più possibile a comportamenti corretti ed efficaci. Ogni giorno l’allenatore tocca le chiavi che gli interessano e noi ne siamo umili esecutori, aggiungendo a questo l’ambizione di sfidare e di non sentirsi inferiori a nessuno”.

Cosa ne pensi di costruire da zero?
Come tutte le cose, vanno fatte per creare situazioni vantaggiose. In tante situazioni creare superiorità numerica è un vantaggio, poi non può essere il portiere che prova a dribblare come fa Chiesa a destra: io non posso farlo. Se fatto correttamente ha molto senso e negli ultimi tre anni anch’io ho seguito questo processo perché prima non era richiesto. Ma fa parte della crescita di un atleta perché questo porta dei benefici: un piccolo rischio può portare grandi benefici”.

17:20 – Terminata la conferenza stampa.

 
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