Erba alta al cimitero. Con la falciatura inizia il ‘piano del decoro’ – .

CREMONA – E’ naturale trovare erba alta in questo periodo dell’anno, è meno naturale trovare erba così alta attorno alle tombe dei propri cari. cimitero monumentale di Cremona Non tutto è in queste condizioni, ma ci sono molte aree in cui le erbacce rendono difficile stancante altrimenti complicato per andare avanti: non nei viali principali, dove la ghiaia fa il suo dovere, ma certamente nei sentieri che delineano i diversi tratti, perché ostruiscono il passaggio e nascondono le tombe. Le erbacce sono ovunque, qui solo un ciuffo, là una coperta selvaggia. Negli spazi vuoti tra le tombe sono cresciute delle erbacce che la membri della famiglia nelle visite cercano di sradicarlo, con risultati incerti.

Ieri erano al lavoro tre operai della cooperativa toscana Luce, che ha in appalto la manutenzione, armati di trattore, tagliaerba e denti di leoneUn intervento che era stato pianificato e programmato da tempo, ma rallentato rispetto ai tempi dalle condizioni meteo dettate da un’estate che, rispetto allo scorso anno, è stata più posticipata e riserva ancora tante sorprese, a detta dei meteorologi. Lo scorso anno lo sfalcio era già iniziato tra aprile e maggio, agevolato da un manto erboso di pochi centimetri, ora l’erba alta è d’intralcio e rallenta le operazioni. Soprattutto tra una fossa e l’altra, è necessario procedere con cautela per non danneggiare il marmi e lo stesso vale per le grondaie intasate di erba e pigne.

A solo una settimana dalla sua nomina, il sindaco Andrea Virgilio ha già avviato una serie di incontri e confronti con i responsabili delle varie aree per fare il punto della situazione, valutare il lavoro svolto finora e individuare gli interventi più urgenti da intraprendere al più presto. Tra le priorità rientrano i servizi cimiteriali.

Il cimitero di Cremona fu inaugurato il 1° luglio 1809, inizialmente come grande prato, poi legato a un preciso progetto architettonico, un vero e proprio museo all’aperto dove incontrare personaggi che hanno fatto la storia della città, nel bene e nel male. «È vergognoso mantenendo le lapidi in queste condizioni, non c’è rispetto per il nostro morto“, dice una signora. E aggiunge: “Fortunatamente i miei cari sono sepolti in grattacielo. Gli ascensori sono stati finalmente riparati, sai quante volte mi sono lamentato?” Mentre alcune zone del cimitero sono già state tagliate e pulite, altre sembrano un fitto tappeto di piccoli fiori bianchi. Lì, aspettano pazientemente di scomparire per mano del decespugliatore. Un signore anziano parcheggia la sua auto all’ingresso del quinto atrio, entra cautamente, gli occhi fissi sul pavimento. “Non c’è guano, grazie al cielo… quindi le reti di sicurezza funzionano…” e parte, un mazzo di fiori in mano.

Bicicletta in mano, piccola borsa con forbici, stracci, spugne e una bottiglia di Vetril appesa al manubrio, una donna si fa strada tra le tombe della sezione H: «Devo fare anche la giardiniereLo faccio con piacere, certo, lo faccio per i miei defunti. E chi non ha parenti? Poi c’è chi si lamenta e non fa niente, aspettando che lo facciano gli altri. Un po’ di collaborazione non guasterebbe”. La giardiniera, habitué del cimitero, è stata tra le protagoniste della disavventura accaduta il lunedì di Pasquetta 2022, ‘intrappolata’ con altri visitatori all’interno perché la campanella che avvisa tutti dell’orario di chiusura non funzionava. Non funziona ancora, ma da allora è stato posizionato un pulsante di sblocco sul cancello verso via dei Cipressi e affisso un cartello con due numeri di telefono da chiamare in caso di emergenza: il custode e la polizia municipale. Sono però in arrivo nuove campane elettroniche che sostituiranno il vecchio sistema. Dovrebbe occuparsene la ditta Fulgor, che ha presentato un preventivo ritenuto congruo. Si spera che la messa in funzione avvenga alla velocità della luce.

PALESTRA SAN FELICE. NUOVA GARA ‘SLIM’

Ginnasio San Felicesi riparte. Ma non da zero. Il Comune ha infatti avviato l’indagine di mercato per individuare l’impresa a cui affidare il cantiere appaltato il 10 gennaio 2020 al consorzio Energos di Torino e mai ultimato. Il Comune procederà all’affidamento tramite procedura negoziata senza gara. Un percorso ‘snello’, quindi. Gli uffici inviteranno dieci aziende a una gara ‘ristretta’ che sarà individuata sulla base di alcuni criteri: il primo è la fatturato globale negli ultimi tre anni; quindi l’importo complessivo relativo ad un massimo di tre lavori simili all’unico oggetto del contratto eseguito regolarmente e con successo; infine l’ numero di dipendenti. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro le ore 8 di lunedì. Dopo tale data, il Comune procederà con la procedura negoziata e il criterio di valutazione delle offerte sarà quello dell’ prezzo più basso riducendo l’elenco dei processi.

Il tempo necessario per il completamento dei lavori compresi nel contratto è stabilito in 160 giorni naturali e consecutivi. Il 60% del lavoro è stato completato. Una nuova tappa, si spera decisiva in una storia in cui si sono dispiegate quattro estensioni, la Covidl’adeguamento dei prezzi all’aumento dei costi di materia primaI l cambio di società esecutrice all’interno del consorzio che si è aggiudicato la gara, l’ultimatum del Comune e, infine, l’ risoluzione del contratto con Energos. Il cantiere è ancora lì nel frattempo, tra proteste e amarezza da parte dei residenti.

IN PIAZZA CASTELLO GIUNGLA E BUCHE

Che ha Gennaio E Italiano Di 53 anni aveva accoltellato un uomo all’addome straniero ventenneDa allora Piazza Castello è tenuta sotto maggiore sorveglianza da parte della Polizia Stradale. L’attenzione dei servizi di manutenzione del Comune non è ancora arrivata, però. Le panchine su cui si siedono tante persone all’ombra degli alberi anziani del quartiere in cerca di frescura sono infatti rotto. IL foglie ricoprono i sentieri, assediati da una specie di giungla urbana. I bidoni rigurgitano sciupare di ogni genere. Infatti, per accedere ai giardini bisogna evitare i germogli della siepe che ha invaso il varco. Su marciapiedi intorno fioriscono rigogliosi dalle crepe arbusti spinosi. È un Buca che si apriva tra l’asfalto e il marciapiede era recintato e aspetta serenamente da aprile da riparare.

I QUARTIERI ‘CURATI’ DAI GIOVANI

Prendersi cura della città in questi giorni sono anche i ragazzi di Sono dentro? Stanchezza aziendale. ‘Capitanato’ dal tutore Dominic Granata e dall’educatore Federica Saliuna ‘squadra’ composta da dieci ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni è al lavoro in Piazza del fiume. Pennelli e barattoli di vernice rossa in mano, i ragazzi stanno ridipingendo le panchine. Ma tutto il giardino sarà pulito e riordinato. Una delle aiuole, tra le altre cose, ospita un fillirea latifoliadetto olivastro, di dimensioni tali da renderlo una rarità botanica. La ‘squadra’ si sposterà poi nella vicina Piazza Castello dove la situazione richiede un intervento più significativo. I ragazzi e le ragazze si limiteranno quindi a pulire le panchine e a raccogliere rifiuti e foglie abbandonate. Iniziato nel 2021il progetto è gestito attraverso una partnership tra Cooperativa Cosper (capo), il Centro di quartiere e beni comuni del Comune EHI Comitati di quartiere e gode di finanziamenti di Fondazione Comunitaria della Provincia di CremonaIn questi anni ha coinvolto più di 250 tra ragazze e ragazzi. L’edizione 2024 sees 80 young people ‘deployed’ in seven neighborhoods (Cascinetto, Castello, Boschetto, Centro, San Felice, Cadore, Porta Romana).

 
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