“È la settimana della moda maschile più importante al mondo”. Un fatturato di quasi 12 miliardi – .

“È la settimana della moda maschile più importante al mondo”. Un fatturato di quasi 12 miliardi – .
“È la settimana della moda maschile più importante al mondo”. Un fatturato di quasi 12 miliardi – .

Una staffetta tra imprenditori del Made in Italy e designer del lusso unica nel panorama globale che evidenzia come artigianalità e creatività vadano di pari passo

“Insieme a Pitti siamo una settimana della moda maschile unica al mondo“. COME Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, definisce la settimana appena iniziata. sì perché dall’11 al 14 giugno al Fortezza da Basso a Firenze ospita la 106esima edizione del Pitti Uomo a cui poi passerà il testimone Settimana della moda di Milanocon 84 appuntamenti in programma dal 14 al 17. Una staffetta tra imprenditori del Made in Italy e designer del lusso unica nel panorama globale che evidenzia come artigianalità e creatività vadano di pari passo. Ne è convinto anche lui Antonio De MatteisAd di Kiton e presidente di Pitti Immagine: “Pitti Uomo, insieme alle sfilate della Milano Fashion Week, si conferma la settimana della moda maschile più importante al mondo“. Innovazione con attenzione alla tradizione, cura, ricerca e misura sono gli elementi chiave della sartorialità italiana a cui tutto il mondo guarda come baluardo dell’eleganza, tanto che, nonostante le incertezze globali, la moda maschile italiana continua a prosperare, trainata soprattutto dalle esportazioni : lo attestano i nuovi dati del Sistema Moda Italia in crescita del +4,7% per il fatturato del menswear italiano nel 2023, che raggiunge gli 11,9 miliardi di euro coprendo così il 18,5% della filiera tessile-abbigliamento italiana. L’export ha invece chiuso a 9,5 miliardi di eurocifre che danno del filo da torcere a quelli dell’abbigliamento femminile.

Pitti Uomo: un termometro per l’industria
Pitti Uomo continua a rappresentare un significativo indicatore dell’andamento del mercato, consentendo agli operatori del settore di formulare le proprie aspettative per i prossimi mesi e indirizzare le proprie strategie di business. D’altronde non c’è altra fiera in cui un’azienda che magari fattura qualche milione ha la possibilità di incontrare 10/12mila buyer provenienti da tutto il mondo. “Limone” è il tema di questa edizione che si preannuncia ricco di novità ed eventi imperdibili: alla Fortezza da Basso i brand che presenteranno le collezioni primavera-estate sono 790, il 43% dall’estero, ma non mancano sfilate altrettanto importanti ad allietare la tre giorni. Si comincia la sera dell’11 giugno con la sfilata evento Paul Smith, stilista britannico che torna a Pitti Uomo dopo oltre 30 anni: “Sono stato tra i primi stilisti invitati a Pitti, nel 1993, e l’ho sempre considerata una meravigliosa opportunità per mettere in luce alcuni dei capi di abbigliamento maschile più belli del mondo, in un modo molto modo concreto. Non vedo l’ora di presentare la mia collezione in un ambiente più intimo, e questo ritorno a Firenze mi sembra l’occasione giusta per farlo”, ha affermato Smith. Un altro grande nome di questa edizione è Marina Serre, guest designer di questa edizione, che porterà per la prima volta il suo menswear a Pitti Uomo con una sfilata evento in programma mercoledì 12 giugno. Serre, classe 1991, è una delle voci più interessanti della moda contemporanea, nota per il suo impegno a favore della sostenibilità e per il suo stile unico che mescola couture francese e sportswear. Debutto anche per lo stilista francese Pierre-Louis Mascia, che presenterà e chiuderà l’evento giovedì 13 con il suo spettacolo. Da segnalare, poi, il ritorno di Missoni, che sceglie la Fortezza per presentare la sua nuova collezione uomo con un omaggio a Ottavio Missoni.

Gli eventi della Settimana della Moda di Milano
E c’è grande fermento anche per la Milano Fashion Week. Da venerdì a lunedì sono in calendario 84 appuntamenti tra sfilate, presentazioni ed eventi: un numero mai così alto negli ultimi anni. Tra i grandi ritorni quello più atteso è sicuramente la sfilata di Moschinoche aprirà le danze venerdì 14 giugno con la sua prima collezione uomo disegnata dal nuovo direttore creativo Adrian Appiolaza. Altro ritorno importante è quello di Magliano, che torna al Milan dopo aver sfilato a Firenze lo scorso inverno. Confermata anche la presenza di JW Anderson, che ha in programma una sfilata di moda e un after party. Tra i debutti, da citare quelli di Martine Rose, il brand della stilista inglese che ha sempre sfilato a Londra, e Dunhill, sotto la direzione creativa di Simon Holloway. Tra gli eventi da non perdere, la celebrazione dell’ 90 anni di Canali E il 15° anniversario di MSGM, che festeggerà con una sfilata co-ed.

Dati sulla moda maschile
Secondo Sistema Moda Italianole esportazioni del settore della moda maschile sono aumentate del 6,6% nel 2023, superiore a 8,8 miliardi di euro. A questa crescita hanno contribuito sia i mercati UE che quelli extra-UE, con i primi in aumento del 7,2% e i secondi del 6%. La destinazione principale dell’export italiano di moda maschile è stata la Francia, che ha registrato un incremento del 16,8%, seguita da Germania e Stati Uniti, cresciute rispettivamente dello 0,4% e del 3,0%. La domanda proveniente dalla Cina è aumentata del 13,9%, raggiungendo i 647 milioni di euro. Altri aumenti notevoli sono stati registrati in Corea del Sud (18,1%), Giappone (19,8%), Polonia (21,2%), Russia (44%), Austria (0,7%) ed Emirati Arabi Uniti (45,3%). Al contrario, le importazioni sono diminuite del 2,3%, attestandosi a circa 5,6 miliardi di euro. Le vendite nazionali di moda maschile hanno mostrato un modesto aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente, con le catene di negozi che hanno dominato il mercato.

 
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