«C’era tanta voglia di cambiare Fano. Priorità al traffico” – .

«C’era tanta voglia di cambiare Fano. Priorità al traffico” – .
«C’era tanta voglia di cambiare Fano. Priorità al traffico” – .

Luca Serfilippi, 37 anni tra un mese, eletto sindaco al primo turno. Non è il più giovane della storia ma ci siamo vicini. Che sensazioni provoca?
«Grande orgoglio ma anche grande responsabilità. Di conseguenza mi sento anche circondato da grandi aspettative”.


A chi ti senti di dire grazie?
«A tutti i fanesi. Era chiaro che ci fosse voglia di cambiamento ma strada facendo ha assunto dimensioni tali da arrivare a determinare questa vittoria al primo turno. Era tutt’altro che ovvio. Anzi, anch’io credevo che il ballottaggio potesse rappresentare un’ipotesi molto concreta”.
E quali pensieri per i tuoi avversari?
«Si sono congratulati con me e li ringrazio per questo. In fondo si è trattato di una campagna elettorale corretta, anche se forse da parte loro si sono anteposte le questioni di competenza regionale a quelle strettamente dei cittadini. Una gara comunque nella quale il traguardo non è mai stato superato, con un dibattito dai toni sereni”.
Qual è il segreto del successo?
«Parlare con tutti i cittadini di tutti i quartieri. E sii il primo a presentare un programma chiaro, sincero e leale. È quindi fondamentale essere supportati da una coalizione forte in cui tutti hanno portato il proprio contributo”.
Spicca la performance della lista del nuovo sindaco.
«Sono contento ma anche gli altri hanno ottenuto un buon risultato. Questa è una vittoria di squadra. Ho avuto al mio fianco donne, uomini e partiti che hanno fatto un ottimo lavoro. Sono stati lì, sono lì adesso e continueranno ad esserci”.
Dediche speciali?
«A mio nonno che il Covid ha portato via. Sarebbe stato il primo a gioire”.
Che tipo di viaggio è stato?
«Una maratona in cui ero sempre davanti e dove però, come in tutte le competizioni, era importante arrivare primi al traguardo. Fino alla fine c’era qualche piccolo dubbio, per questo ho voluto aspettare ancora qualche minuto prima di venire qui a festeggiare”.
La tua prima operazione da sindaco?
«Nel programma dei primi 100 giorni abbiamo già inserito l’assegnazione dell’incarico del piano urbano del traffico e del ripristino dei consigli di quartiere. Ci sono però tante altre cose da fare e non ci fermeremo sicuramente a queste due. Pensiamo solo ai cantieri fermi o dove i lavori continuano in piena estate. Questo sarà il primo grosso problema”.
Ha mai ripensato in queste settimane a quando non eri per niente convinto di accettare la candidatura?
«Da quando ho intrapreso questa avventura non c’è stato nemmeno il tempo. Ero completamente assorbito dall’impegno per raggiungere il risultato e non vedevo l’ora che arrivasse questo momento”.
Previsto un brindisi anche il governatore Acquaroli. Quanto ha influito sulla scelta?
«Da lui ho sempre ricevuto il massimo supporto. Sono convinto che sia lui il primo a essere felice che dopo dieci anni Fano sia tornata in mano al centrodestra. Adesso governeremo anche qui, dopo aver dimostrato di saper fare bene in Regione e a Roma”.
Di quanto si sposterà la tanto decantata filiera?
«Nonostante il diverso colore dell’amministrazione, la Regione non aveva mai fatto mancare nulla a questa città. Certo: adesso c’è un ottimo motivo per averla vicino”.
La prima cosa da fare il giorno dopo la vittoria?
«Salutate i pescatori che scendono al mare. La pesca è un settore storicamente importante per la città che si trova ad affrontare grossi problemi, a cominciare da quelli legati al dragaggio del porto. Va tutelato e anche valorizzato”.
Cosa hanno apprezzato di più i fanesi? E dove ha fatto la differenza il nuovo sindaco?
«Il mio impegno in politica in tutti questi anni ha sicuramente dato i suoi frutti. Si è creato un rapporto di fiducia al punto che qualcuno ha semplicemente scritto “Luca” sul bigliettino. Aggiungiamo che forse ho potuto cavalcare questa grande voglia di andare avanti che si sentiva nell’aria”.

 
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