«CALABRIA AL TOP (+26,9) / ALTO ADIGE QUARTO (+9,6) / TRENTINO 14esimo (-3,1)» – .

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10.26 – Martedì 11 giugno 2024

(Il testo che segue è interamente tratto dalla nota stampa inviata all’Agenzia di Opinione) –

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Nel primo trimestre del 2024 si stima una crescita ciclica delle esportazioni per il Centro (+1,0%), un calo contenuto per il Nord-Est (-0,9%) e una contrazione più ampia per il Nord-Ovest (-3,5 %) e il Sud e Isole (-4,1%).

Nello stesso periodo, su base annua, il calo delle esportazioni nazionali in valore (-2,8%) è la sintesi di dinamiche territoriali molto diverse: si registra una crescita marcata per le Isole (+8,9%) ed una relativamente più contenuta per il Sud (+4,3%), mentre il Nord-Est (-2,4%) e il Nord-Ovest (-3,4%) mostrano un calo e il Centro (-10,4%) una marcata contrazione.

Nei primi tre mesi del 2024 i maggiori cali tendenziali dell’export riguardano Marche (-55,5%), Basilicata (-35,3%) e Liguria (-14,7%); mentre le regioni più dinamiche nell’export sono la Calabria (+26,9%), il Molise (+22,2%), l’Abruzzo (+12,4%) e la Campania (+9,6%).

Nel primo trimestre del 2024, la forte riduzione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici provenienti dalle Marche contribuisce per 2,8 punti percentuali al calo delle esportazioni nazionali; un ulteriore contributo negativo di 1,2 punti deriva dalle minori esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, escludendo macchinari e impianti da Lombardia, Veneto e Lazio e pelletteria da Toscana e Lombardia. Al contrario, l’incremento delle vendite di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, gioielli, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (nca) provenienti dalla Toscana e di mezzi di trasporto e veicoli esclusi dal Friuli-Venezia Giulia fornisce un impulso positivo 1,3 punti percentuali.

Su base annua, i maggiori contributi negativi all’export nazionale derivano dalla contrazione delle vendite delle Marche verso Cina (-97,1%) e Belgio (-74,6%), della Toscana verso la Svizzera (-67,5%) e della Lombardia verso la Germania (-67,5%) -10,1%), Stati Uniti (-9,2%), Francia (-6,6%) e Paesi Bassi (-13,6%); i maggiori contributi positivi provengono dall’incremento delle esportazioni dalla Toscana alla Turchia (+234,3%), agli Stati Uniti (+49,7%) e ai Paesi OPEC (+33,1%) e dal Friuli-Venezia Giulia agli Stati Uniti (+250,5 %).

Nell’analisi provinciale delle esportazioni si evidenziano le performance negative di Ascoli Piceno, Livorno, Brescia, Bologna e Milano. Tra le performance positive le migliori riguardano Gorizia, Arezzo, Firenze, Latina e Napoli. Nel primo trimestre del 2024, ad eccezione del Centro, le esportazioni in valore hanno registrato un andamento economico negativo per tutte le divisioni territoriali, seppure con intensità diverse.

Su base annua, il calo delle esportazioni riguarda il Nord e il Centro, mentre il Sud e Isole registrano una crescita trainata dalle maggiori vendite di prodotti farmaceutici provenienti dalla Campania, di prodotti di raffinazione provenienti da Sicilia e Sardegna e di autoveicoli dall’Abruzzo. L’andamento molto negativo del Centro è condizionato dalla contrazione dell’export di prodotti farmaceutici dalle Marche alla Cina, effetto base derivante dal confronto con il primo trimestre del 2023, quando si registrarono vendite eccezionali di tali prodotti verso quel Paese.

Il forte incremento dell’export toscano verso la Turchia è dovuto alle significative vendite di minuteria e gioielleria in metalli preziosi, quello del Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti, alle vendite di mezzi per la navigazione marittima.

 
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