Ada Calabrese, responsabile dell’Anagrafe di Legnano, saluta il Comune e va in pensione – .

Ada Calabrese dopo 28 anni alla guida dell’anagrafe di Legnano è pronta per godersi il meritato riposo. La sua pensione è iniziata il 31 maggio, ma il Comune le ha chiesto di completare un ultimo incarico: la gestione delle elezioni europee 2024 a Legnano. «Un incarico gratuito che ho svolto con piacere – ha commentato sorridendo Ada – le elezioni così come le procedure per la cittadinanza mi hanno sempre divertito». E ora, martedì 11 giugno, Ada saluta ufficialmente il suo ufficio, lasciando in eredità “la sensibilità nel relazionarsi con l’umanità, cercando di comprendere i bisogni del cittadino: dietro gli utenti ci sono storie e persone”. Al suo posto, in qualità di responsabile dell’anagrafe comunale, ci sarà Elena Fantini del comune di San Vittore Olona.

Un viaggio iniziato nel 1982

Nata in Puglia ma cresciuta a Milano: “città che adoro”, Ada ha sempre avuto la passione per il servizio alla comunità. Il suo percorso professionale inizia nel 1982 a Vanzago dove lavora come bibliotecaria e assistente scolastica. Qui Ada ha contribuito alla realizzazione del primo centro estivo laico, progetto di cui è sempre stata particolarmente orgogliosa. Dopo un breve periodo nel settore privato, Ada ha trovato la sua vera vocazione nel servizio pubblico. Nel 1990 vince un concorso a Rho e assume l’incarico di responsabile demografico, rimanendovi per sei anni. Nel febbraio del 1996 Ada si trasferisce a Legnano per stare vicino alla sua famiglia, ovvero all’adorato marito Enrico, recentemente scomparso, e alle sue due figlie. E da allora sono passati 28 anni. In questo periodo Ada ricopre diversi ruoli di crescente responsabilità, diventando responsabile del servizio nel 2006 ed ottenendo il riconoscimento di posizione organizzativa nel 2008.

Tra le crescenti complessità burocratiche e il passaggio dal cartaceo al digitale, Ada ha vissuto e gestito l’ammodernamento dell’Ufficio Anagrafe di Legnano. Dalle problematiche legate ai rifugiati, al rilascio di certificazioni comunitarie e italiane: questi sono solo alcuni degli incarichi che hanno reso il suo lavoro impegnativo ma gratificante. «Dagli anni ’90 a oggi tutto nel settore demografico è diventato complicato. L’ufficio anagrafe non gestisce più solo le denunce di nascita, matrimonio e morte. Tra i numerosi compiti da svolgere c’è anche il controllo in tempo reale delle residenze e dei casi di abusivismo edilizio. È un carico di responsabilità non indifferente”. Legnano è un comune più avanti degli altri: «Questo comune ha sempre investito sulla formazione. Non ha mai avuto importanza il colore politico dell’Amministrazione, c’è sempre stata la voglia di rinnovarsi. L’unica pecca riguarda la mancata creazione dello Sportello del cittadino, progetto lanciato nel 2009 ma purtroppo mai realizzato”.

Tra i momenti più significativi della sua carriera, Ada ricorda con particolare emozione il caso dell’ una famiglia uccisa da un camion guidato da un ubriaco a Rho “È stato straziante seguire le pratiche di morte”. Poi il periodo difficile della pandemia di Covid-19. A quei tempi, Ada e il suo team lavoravano instancabilmente per riuscirci dichiarazioni di morte e cremazioni, divenendo spesso punto di riferimento emotivo per i parenti delle vittime. «Il numero delle persone morte in quel periodo fu impressionante. Difficile poi non avere un rapporto diretto con i parenti. Ricordo in particolare un paese di Lembo il cui padre morì a Legnano. Voleva contattare tutte le persone che in qualche modo avevano a che fare con l’ultima mestruazione dei suoi genitori e ha contattato anche me. In movimento. Prima o poi la incontrerò. Mi mancherà l’aspetto caldo e umano di questo lavoro: lo porterò con me”.

Un futuro di impegni e passioni

Ada ora lascerà il suo ruolo ufficiale e proseguirà il suo impegno nel sociale. Ha già intenzione di dedicarsi a diverse attività, come «mettere in ordine i libri dei genitori, catalogare dischi in vinile e opere liriche, e continuare a lavorare nel settore sociale attraverso le associazioni sindacali. Inoltre intendo accompagnare la nuova dirigente per permetterle di integrarsi al meglio”. Il suo obiettivo resta quello di aiutare chi ha bisogno di una mano nei labirinti burocratici, soprattutto «nelle pratiche di cittadinanza le cui modalità spesso non vengono adeguatamente spiegate. C’è poca chiarezza, molte volte i cittadini si ritrovano a svolgere procedure che in realtà non prevedono alcun pagamento. Posso quindi offrire le mie competenze.”

Ada esprime un sentito ringraziamento ai suoi dirigenti e all’amministrazione comunale per il sostegno ricevuto, «soprattutto nei momenti difficili come la perdita di mio marito Enrico. Ringrazio tra gli altri il mio manager Mortarino che si è sempre dimostrato corretto e professionale: da ammirare. Consiglio al mio sostituto di lavorare mantenendo un certo equilibrio tra il rigore delle leggi e l’umanità necessaria per affrontare i problemi dei cittadini. Qui troverà una squadra bella e coesa”.

 
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