Accordo da 25mila euro, via TAR – .

Accordo da 25mila euro, via TAR – .
Accordo da 25mila euro, via TAR – .

11 giugno 2024 13:02

di San Francisco

Non pochi scambi formali, poi la valanga di ricorsi al Tar Umbria presentati dalla società e ora l’accordo che, salvo sorprese, chiude il curioso contenzioso. C’è l’accordo tra Comune di Terni e Wayap srl sullo scontro per la concessione di suolo pubblico per impianti pubblicitari e il pagamento del canone unico: le firme valgono una cifra di 25mila euro. La rissa ha toccato diverse direzioni considerando l’argomento.

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A destra il direttore Bedini

Ebbene, cosa è successo? In estrema sintesi, Wayap – non è la prima volta che la società si rivolge al Tar contro il Comune di Terni – nel corso del 2023 ha presentato una serie di istanze per il rinnovo delle concessioni di suolo pubblico per impianti pubblicitari. In risposta, l’Ufficio Traffico della Polizia Locale ha emesso (tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024) l’input per firmare il capitolato completo di certificazione del pagamento del canone concessorio e della regolarità dei canoni pregressi per gli anni 2021 e 2022. Poi altro giro di note in cui Wayap veniva informata che “non ottemperava alla richiesta di integrazione”. Non solo: «Considerato che i termini sono ormai scaduti, si ritiene che lo stesso debba ritenersi non più valido e quindi va archiviato».

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Ed ecco la controversia. A questo punto – 23 febbraio e 30 aprile 2024 – Wayap eccepiva il fatto che il canone concessorio richiesto dal Comune non era dovuto in quanto il canone immobiliare unico istituito nel 2019 aveva sostituito il canone immobiliare richiesto. Successivamente la società ha adito il TAR contro Palazzo Spada e Ica per l’annullamento delle note di archiviazione dell’ufficio traffico della direzione guidata dal dirigente Claudio Bedini. Problema giusto. C’è stato poi un incontro tra le parti per trovare una soluzione amichevole. Contestualmente Wayap ha chiesto per legittima difesa l’annullamento delle diverse comunicazioni e la riapertura del procedimento per occupazione di suolo pubblico con contestuale stop alle segnalazioni relative al codice della strada.

Alla fine c’è stata la proposta di delibera transattiva per il 2024 di 20mila euro, «corrispondente ad un aumento del canone unico immobile del 44%, con il saldo invariato rispetto al precedente canone di concessione per l’occupazione di suolo pubblico». La chiusura ha raggiunto i 25mila euro «a detrazione e saldo degli anni precedenti 2021, 2022, 2023 e per tutto il 2024 non prevede l’annullamento delle multe del codice della strada». Transazione e scontro al Tar che si ferma. Domanda da 25mila euro.

 
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