FERRARI, Stadio? Una situazione paradossale a Firenze – .

FERRARI, Stadio? Una situazione paradossale a Firenze – .
FERRARI, Stadio? Una situazione paradossale a Firenze – .

Nel corso dell’incontro in Senato legato alle prospettive di riforma del calcio italiano, il direttore tecnico della Fiorentina Alessandro Ferrari ha parlato, così come l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci, delle regole che regolano il calcio nel nostro Paese. Queste le sue parole partendo dal tema stadio: “A proposito di stadi, noi a Firenze viviamo una situazione paradossale. Nel giugno 2019 il presidente ha presentato un progetto per uno stadio di proprietà. La soprintendenza ha respinto il progetto presentato. Abbiamo seguito il comune che ci ha portato in aree da bonificare e sistemare, ma lo abbiamo abbandonato perché le situazioni non erano fattibili sia dal punto di vista economico che funzionale. Siamo andati a cercare terreni fuori Firenze e la politica locale non ci ha aiutato nel cercare soluzioni infrastrutturali che servono vicino allo stadio come parcheggi o. uscite autostradali. Abbiamo deciso, su consiglio del Comune di Firenze, di ristrutturare lo stadio di atletica, anche se alla fine il presidente della Regione ci ha detto che quello stadio non si può toccare. Così abbiamo finito per conoscere il Franchi come monumento riconosciuto dal Ministero della Cultura. Il sindaco Nardella è stato molto bravo a reperire i fondi per ammodernare questo monumento e renderlo funzionale. Sono arrivati ​​centoquaranta milioni, ma per tutto il progetto ne servono altri 100 che non ci sono. I lavori sono iniziati il ​​1° giugno e il danno economico, con il calo dei posti di lavoro da 34mila a 22mila, è elevato. non sappiamo dove giocheremo il 25-26 e siamo riusciti ad avere un contratto solo di un anno perché anche il Comune non aveva certezza sulla fine dei lavori. Abbiamo inviato una lettera anche al Comune. È quello che succede a un imprenditore che spende circa 450 milioni tra Parco Fiorentina Viola e spese di gestione e si è trovato in difficoltà per quanto riguarda le strutture.

“Le regole e la trasparenza sono sempre state fondamentali per noi fin da quando abbiamo iniziato. Devono essere regole che non cambiano nelle competizioni. Un controllo più preciso e sicuro è il benvenuto. Infine, il tema dei giovani per noi è molto importante e vedere le difficoltà dei giovani in Italia è un dolore per tutti. Gli asili nido però non vengono aiutati nemmeno a livello infrastrutturale. Abbiamo studiato una serie di misure per superare questi limiti”.

 
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