Non c’è due senza tre per il sindaco di Gela Marcello Infurna, “la passione paga sempre!” – il Gazzettino di Gela – .

La Certosa di Pavia è definita la capitale del turismo della provincia di Pavia. Il Monastero di Santa Maria delle Grazie, fondato nel 1396, a tre navate con transetto che richiamano la più tipica architettura gotica, è costantemente visitato da migliaia di turisti. Tutti ammirano una serie di affreschi cinquecenteschi che decorano gli interni per quello che – a ragione – è considerato uno splendido esempio di arte rinascimentale lombarda. E ancora le chiese, i resti del castello dell’Osteria della Mezzanotte, i musei specializzati…Una meraviglia.

Nella città di Pavia (poco più di 5500 abitanti) per la terza volta consecutiva, Marcello Infurna di Gelato, 51 anni (figlio del collega Franco), agente bancario con specializzazione in investimenti finanziari, laureato in scienze politiche con master in economia, è stato riconfermato sindaco. aziendale. Si è presentato con la lista civica Democrazia e Progresso per Certosa. Gli elettori lo hanno sostenuto con i voti (un vero plebiscito, l’81% delle preferenze), dimostrando che il lavoro paga.

“Non solo il lavoro ma soprattutto la passione – tiene a sottolineare -. Il mio impegno con la città non ha tempistiche fisse e rigide. Mi ci dedico 24 ore su 24!”

Perché la gente lo vota?

“Il voto è l’espressione tangibile di un percorso che ho iniziato dieci anni fa come sindaco e prima ancora come consigliere. I cittadini hanno sempre riposto in me molta fiducia e non ho mai tradito le loro aspettative. Le parole non valgono nulla: bisogna agire con i fatti”.

Qualche esempio?

“L’elenco di quanto realizzato è piuttosto lungo. Dirò semplicemente che abbiamo lavorato molto sulle infrastrutture, collegando le varie frazioni al capoluogo di provincia con la realizzazione di strade interne, abbiamo realizzato la pista ciclopedonale; abbiamo costruito un centro sportivo e potenziato i servizi sociali…”

Come giudica il voto di Gela, che vedrà al ballottaggio Grazia Cosentino e Terenziano Di Stefano?

“Le elezioni amministrative di Gela riflettono la tendenza al confronto tra centro destra e centro sinistra…”.

Come commenti il ​​risultato italiano degli Europei?

“Il voto è stato polarizzato tra i due partiti più importanti: Fratelli d’Italia e il Pd. Il Partito Democratico ha sempre fatto bene agli Europei e in quest’ultimo caso anche un po’ meglio. Per onestà intellettuale al presidente del Consiglio Meloni va riconosciuta una grande capacità comunicativa apprezzata dagli elettori”.

Torniamo a Gela: cosa dovrà fare il nuovo sindaco?

“Giudico la mia città natale da quello che vedo, ogni volta che ho la possibilità di tornarci. C’è tanto da fare: la mancanza ancestrale di acqua e la scarsa manutenzione ordinaria rappresentano problemi seri. Da affrontare e risolvere. Al momento!”

Il gemellaggio Certosa di Pavia-Gela è utopia?

“Assolutamente no. Offro personalmente la mia disponibilità…. vedremo cosa succederà in futuro. Intanto conservo, in bella mostra nel mio ufficio, la fascia di ambasciatrice di Gela nel mondo che finora mi ha sempre portato fortuna…”.

A chi dedichi la schiacciante vittoria di ieri?

“Innanzitutto a mia moglie Rossella (nel quadro) e ai miei cari. Un grazie di cuore al mio team, formato da brave persone, che guidano con passione la macchina amministrativa. La stessa – ribadisce – che metto in pratica ogni giorno…”

 
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