Anzio, a 101 anni rimasto senz’acqua da Acqualatina – Il Caffe – .

Nel quartiere Zodiaco di Anzio in palazzina con 12 famiglie l’acqua corrente era chiusa. Ci sono anche 3 disabili, addirittura una signora di 101 anni!!! Ma a nessuno sembra importare.

Dai rubinetti non esce più una goccia d’acqua. Impossibile lavarsi, fare la lavatrice, pulire la casa o andare in bagno: Acqualatina ha tagliato l’erogazione dell’acqua.

Chissà come riescono a dormire i signori di Acqualatina lasciando senza acqua una signora di 101 anni?
Come dormono i sindaci che sostengono Acqualatina?
Come dormono le forze dell’ordine che non vogliono intervenire in questi casi?
Come dormono i giudici che emettono sentenze partendo dal presupposto che l’acqua è una merce?

Quale civiltà può dirsi tale se lascia senza acqua una signora di 101 anni?

Ecco la lettera che un rappresentante del palazzo ha diffuso alla stampa.

L’appello delle famiglie senz’acqua

“Gentile Direttore, mi rivolgo a Lei a nome dei proprietari condominiali dell’edificio sito in Via del Leone, nel quartiere Zodiaco di Anzio, per denunciare una situazione di grave disagio che stiamo vivendo e per la quale chiediamo un intervento mediatico che possa dare voce alla nostra difficoltà.

Oggi, lunedì 10 giugno, inizia il sesto giorno senza acqua.

Mercoledì 5 giugno, senza alcun preavviso, la società Acqualatina Spa ha interrotto l’erogazione dell’acqua al nostro stabile, compromettendo gravemente la vita quotidiana di 12 famiglie, di cui tre persone con disabilitàuno dei quali è una signora di 101 anni e un bambino! […]

Ci troviamo in uno stato di mora non per nostra volontà ma per difficoltà nel relazionarci con Acqualatina tra cui la mancata risposta ad una proposta di transazione e la mancata concessione di uno sconto “saldo e stralcio” di cui altri condomini nel quartiere ne hanno beneficiato.
Inoltre le fatture emesse contengono spese ingiustificate che aggravano ulteriormente la nostra situazione.

Il 7 giugno una delegazione di nostri condomini si è recata presso la sede di Acqualatina a Nettuno con una somma sufficiente a coprire un terzo del presunto debito, sperando di ottenere l’operazione, ma senza successo. Nonostante avessimo con noi 11mila euro, contro i 33mila che secondo Acqualatina dobbiamo pagare, non hanno accettato di aprire la pratica per l’allaccio dell’acqua, sostenendo che non abbiamo diritto al saldo e stralcio , e quindi quella somma non basta!

La disperazione è palpabile, e la mancanza d’acqua, unita alla mancanza di una comunicazione chiara da parte di Acqualatina, spinge a chiedere il suo aiuto per far luce su questa ingiustizia.

La nostra sensazione è che Acqualatina approfitti della sua posizione monopolistica per esercitare pressioni ingiustificate sui cittadini, alcuni dei quali, come noi, hanno sempre onorato i propri pagamenti. Perché le istituzioni non intervengono? Ormai sono diversi giorni senza acqua!

Confidiamo che tu porti alla luce ciò che sta accadendo nel nostro quartiere.

Lettera firmata e con numero di telefono


Acqualatina non risponde. I politici guardano dall’altra parte

Queste persone vivono questa situazione ormai da una settimana. Stanno cercando in tutti i modi di trovare una soluzione con il gestore dell’acqua, che però rifiuta ogni proposta o incontro.
È assurdo che Acqualatina possa comportarsi in questo modo senza doverne rispondere.

L’acqua non è una merce, è un bene essenziale per la vita. Non si può togliere l’acqua agli esseri umani, anche se sono in mora.

E ci sarebbe molto da discutere anche sugli arretrati.

Abbiamo ascoltato le testimonianze di persone che sono senz’acqua, che ci hanno spiegato i fatti secondo il loro punto di vista.

Abbiamo chiesto anche ad Acqualatina di spiegarci i fatti dal suo punto di vista.
Dopo 2 giorni stiamo ancora aspettando.

Questo sembra essere l’atteggiamento di operatore monopolistico unico chi gestisce l’acqua per delega dei nostri politici: non risponde; intimare senza spiegare e senza rispondere; Non rispondere nemmeno all’avvocato che ha proposto l’accordo.

Sono state avanzate proposte di risanamento, dato che il debito è molto alto e praticamente impossibile da pagare per persone che non sono certo ricche. Nessuna risposta.
C’è anche da sottolineare che parliamo di un vecchio debito, perché il condominio ha regolarmente saldato tutte le sue fatture negli ultimi anni (così ci dicono, pronti a dimostrarcelo).

La responsabilità principale, a mio personalissimo parere, resta però della classe politica, che ha completamente ignorato la volontà espressa dal popolo italiano con il referendum sull’acqua pubblica, che ha varato leggi cappio per gli utenti di qualsiasi servizio (acqua, energia elettrica) , gas, telefoni….), che in casi come questo è complice delle azioni dei gestori, anche solo guardando dall’altra parte.

Dopo aver esultato stasera per le vostre grandi vittorie elettorali, provate a pensare alla signora di 101 anni rimasta nella sua casa senza una goccia d’acqua per una settimana.

 
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