Quaranta ragazzi del Trentino Alto Adige pronti a vivere l’esperienza dell’anno all’estero con Intercultura – .

TRENTO. Informati, attenti ai diritti, desiderosi di scoprire il proprio ruolo nella società senza confini in cui vivono: sono i più giovani della Generazione Z, particolarmente interessati a ciò che accade nel mondo, pronti a fare le valigie ed esplorarlo. I protagonisti di questa generazione sono sicuramente i 1.800 i giovani vincitori del concorso Intercultura 2024-25, in partenza quest’estate per 50 diverse destinazioni nel mondo per pochi mesi o per un intero anno scolastico. Dal Trentino e dall’Alto Adige partiranno durante l’estate circa 40 studenti che hanno appena concluso il percorso formativo condotto da volontari locali per affrontare al meglio le sfide educative e formative all’estero.

Quasi il 75% dei vincitori del concorso potranno farlo grazie a a contributo monetario (a copertura parziale o totale dell’intera quota di partecipazione) di Intercultura e di imprese, enti e fondazioniche, attraverso l’attività di raccolta fondi di Fondazione Intercultura, sosteniamo questo importante progetto educativo; tra questi: Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Paolo Mosna, Hotel Regina, Marina Pallaver, Quickcom.

Destinazione attiva mondodove l’associazione di volontariato sviluppa i suoi programmi da quasi 70 anni: l’ Il 46% volerà in Europa, il 23% in America Latina, l’8,5% in Canada e Stati Uniti; 11,5% in Asia, 5,5% tra Australia e Nuova Zelanda e un altro 5,5% in Africa.

Francia, Brasile, TurchiaRepubblica Dominicana, Portogallo, Giappone, Germania, Finlandia, Svizzera e Stati Uniti primi dieci paesi che accoglierà il maggior numero di studenti delle due province autonome.

Il classico anno scolastico all’estero resta la durata per eccellenza, scelta da quasi 71,5% degli studenti, mentre il 20% resterà all’estero per un semestre e il 3% per un quarto. Il restante 5,5% resterà all’estero quest’estate per un periodo compreso tra quattro settimane e due mesi.

C’è chi se ne va e resta lì coloro che stanno completando, o hanno concluso, il periodo di studio all’estero con l’Intercultura. Tra questi Elisa, studente di Trento in cui trascorre un anno scolastico Brasile grazie ad una borsa di studio sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto: “L’esperienza che sto vivendo mi cambia costantemente, mi lascia ogni giorno qualcosa di nuovo che terrò con me per il resto della mia vita. Il Brasile è il luogo che mi ha accolto dal primo momento, ancor prima del mio arrivo vero e proprio, e che mi ha accompagnato in ogni momento. È inevitabile trovarsi di fronte ad ostacoli, provenienti dall’ambiente esterno e dal proprio carattere, che, seppur a volte spaventosi, sono poi fondamentali per conoscere meglio se stessi e i propri limiti.. L’anno all’estero è ciò che devo al superamento di molte paure e all’aumento della fiducia in me stesso. Inviterei chiunque conosca a cogliere questa opportunità unica e a mettersi in gioco per riscoprire te stesso in un ambiente in cui hai l’opportunità di reinventarti”.

Giulia, dall’Alto Adigeè iniziato invece grazie ad un contributo sostenuto da Cassa di Risparmio di Bolzano e racconta un simpatico aneddoto dei suoi primi giorni in Francia “Durante la mia esperienza all’estero ho scoperto che “ciao”, una parola che pensavo fosse esclusivamente italiana, viene usata anche qui, ma con il significato di “arrivederci”. Sono molte le situazioni in cui presto più attenzione grazie a questa esperienza. Ricordo perfettamente il primo giorno di scuola: un liceo enorme dove non trovavo l’aula. Poi una persona mi ha sorriso, permettendomi di trovare il coraggio di chiedere aiuto, e da quel momento è stato un alternarsi di momenti positivi e negativi. Tuttavia questa alternanza mi ha permesso di crescere notevolmente”.

COME Elisa e Giuliagrazie al supporto guidato dei volontari dell’associazione, durante i mesi di permanenza all’estero, a contatto con una cultura, tradizioni e mentalità diverse dalla propria, questi ragazzi hanno avuto l’opportunità di sviluppare capacità personali e relazionali per affrontare al meglio le sfide del mondo mondo del lavoro, ma anche quello di diventare cittadini globali.

Tra questi, la valorizzazione della dignità umana e dei diritti umani, la diversità culturale, l’apertura all’alterità culturale e il rispetto; la capacità di pensare in modo analitico e critico; competenze linguistiche, comunicative e plurilinguistiche, conoscenza e comprensione critica delle culture e delle religioni.

Studenti internazionali accolti nelle due province di Trento e Bolzano: è ancora aperta la possibilità di candidarsi come famiglia ospitante.

La proposta Intercultura si rivolge non solo agli studenti, ma anche alle famiglie e alle scuole italiane che desiderano vivere un’esperienza di apertura internazionale, pur rimanendo in Italia. Quest’anno sono stati accolti in Trentino e Alto Adige 6 ragazzi provenienti da Cile, Tailandia, Indonesia, Giappone, Svezia e Argentina.

Nelle ultime settimane i volontari locali hanno svolto attività di ricerca e selezione famiglie interessate ad accogliere uno delle centinaia di bambini che arriveranno in Italia all’inizio di settembre per un quadrimestre o un anno scolastico. Le candidature possono essere inviate anche attraverso questa pagina del sito www.intercultura.it/famiglie oppure è possibile contattare direttamente i responsabili dei programmi di ospitalità di una delle 160 città in cui sono presenti i volontari dell’Associazione.

 
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