Targa Unesco per i portici di San Luca – .

I portici di Bologna patrimonio UNESCO: il sindaco Lepore e il cardinale Zuppi svelano la targa, aspettando l’arrivo della funicolare che fa parte del progetto del tram

Pubblicato:11-06-2024 21:41

Ultimo aggiornamento:11-06-2024 21:41


BOLOGNA – Anche il portico di San Luca ora ha la sua targa UNESCO. Aspettando che finiscano lavori di restauro, che vanno avanti ormai da anni. E che prossimamente tornerà anche l’antica funivia. A parlarne è il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che questo pomeriggio ha scoperto la targa insieme al cardinale Matteo Zuppi. Anche il portico di San Luca, spiega Lepore, “sarà oggetto del progetto riqualificazione dello stadio è nato a progetto della funiviache ricordo fa parte del linea blu del tramquello che stiamo già progettando e che dovrà essere finanziato attraverso il prossimo bando del Ministero delle Infrastrutture, al quale parteciperemo”.

Quel tratto di tram, tiene a sottolineare il sindaco, «collegherà il centro storico con Casalecchio, l’Unipol Arena, Casteldebole e la zona della Barca. E quel progetto comprende anche la progettazione della funivia, quindi il ripristino di questo collegamento, per esempio valorizzazione del portico del colle San Luca e anche per una diversa fruizione degli accessi automobilistici e pedonali”. Grazie alla funivia, sostiene Lepore, «potremo rivedere anche la parte a monte e magari creare una bella piazza pedonale, con accesso carrabile solo per i residenti. Vedremo”.
Tutto però è ancora fermo per quanto riguarda la riqualificazione dello stadio. “Aspettiamo il piano economico-finanziario definitivo dal Bologna – spiega Lepore – in questi giorni la società è ovviamente impegnata con la squadra, quindi ci prendiamo ancora qualche settimana per rivederci”.

Intanto il portico di San Luca nei giorni scorsi “è stato visitato da oltre 100.000 persone per il progetto di Cesare Cremonini – riferisce il sindaco – e presto sarà visto da centinaia di milioni di spettatori grazie al Tour de France. È bello anche vedere come procedono i lavori di restauro che sono quasi ultimati. Penso che i bolognesi possano esserne orgogliosi”. È vero, però, che i lavori per sistemare il portico di San Luca “procedono anche con una certa lentezza – confessa dal canto suo Zuppi – è una delle prime cose a cui abbiamo pensato con il presidente Bonaccini, perché è stato proprio necessario. È chiaro che ci vuole tempo. E poi visto che è tanto lungo, quando finisci da una parte ricominci dall’altra, perché c’è sempre qualcosa da sistemare. È un po’ come la vita, che richiede sempre molta manutenzione. A volte non facciamo molto e questo crea sempre qualche problema”.

I porticicontinua nei suoi pensieri l’arcivescovo: “sono i corridoi della casa bolognese e devono essere curati dai bolognesi, dai vari condomini. Quello di San Luca è quello che più caratterizza la città, il più lungo, quello che unisce l’alto con il basso, che permette di entrare in una dimensione spirituale un po’ come il Camino de Santiago”. I portici di Bologna sono simbolo di “protezione – aggiunge Zuppi – in una città che vuole proteggere e accogliere, che non vuole perdere una dimensione fondamentale della vita che è l’incontro”. La metafora dei portici è usata dal presidente della Cei per parlare anche del suo viaggio di pellegrinaggio in Terra Santa, da giovedì 13 a domenica 16 giugno. “È un po’ come un portico che vogliamo unirci alla Terra Santa – spiega Zuppi – dove c’è tanta sofferenza e non c’è altro da fare che essere vicini, mostrare attenzione, fare nostro quel dolore e chiedere che diventi pace e convivenza”.

Le notizie presenti sul sito Dire possono essere utilizzate e riprodotte, a condizione che sia espressamente citata la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il cinema sotto le stelle festeggia 21 anni all’Arena Cantore dal 24 giugno – Pagina 2 di 3 – .
NEXT «Dopo la finale persa contro il Palermo non c’era più la voglia di investire» – .