le Marche in Europa e un Pd “senza dispetto” nel trionfo di Matteo Ricci – Notizie Pesaro – CentroPagina – .

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le Marche in Europa e un Pd “senza dispetto” nel trionfo di Matteo Ricci – Notizie Pesaro – CentroPagina – .

ANCONA – Matteo Ricci eurodeputato appena eletto abbraccia chi lo ha sostenuto e si confronta con la stampa davanti alla sua sede elettorale di Ancona, in Galleria Doricaspiegando le ragioni del suo successo, invitando il Partito Democratico Regionale all’unità e al rinnovamento della sfida al presidente di Regione Marche, Francesco Acquarolima senza pronunciarsi su una sua eventuale futura candidatura come primo uomo del centrosinistra alle prossime elezioni regionali.

«La soddisfazione è grande – ha detto Ricci –. Negli ultimi anni ho sentito ilultimo dei Mohicani, ma sapevo che difendere Pesaro significava difendere le Marche e la nostra capacità di ripartire. Sono molto soddisfatto del risultato di Pesaro, perché vincere ancora una volta non dimostra solo questo Biancani è il candidato più forte e popolare, vincente e autorevole, ma dimostra che in città c’è stato un ottimo giudizio sull’esperienza amministrativa e sul governo uscente. Ho cercato di servire al meglio la mia gente e questo risultato mi rincuora. E poi l’ampia alleanza che ci ha permesso di vincere al primo turno. La destra voleva conquistare Pesaro, l’ultimo forteinvece la ripresa delle Marche ripartirà da Pesaro”.

La soddisfazione, ovviamente, è anche per il risultato europeo: «Un risultato che possiamo definire storico – ha continuato Ricci –, rappresentiamo nuovamente le Marche in Europa dopo circa trent’anni, la dimensione della vittoria è impressionante, uno stadio da 105mila persone che hanno votato PD e hanno scritto RiccIL. Un risultato che è il frutto del lavoro svolto in tutte e quattro le regioni”. Il pensiero a Elly Schlein: «È una conseguenza del nostro segretario, se qualcuno pensava che queste elezioni europee potessero mettere in discussione il segretario si sbagliava, abbiamo cambiato troppi segretari. È il risultato di una squadra, i tanti amministratori della lista europea hanno dato il loro contributo ed è la prova che il Pd funziona quando è squadra e quando è plurale”. Poi Ricci ha ripercorso tutto il sostegno che ha ricevuto Roma e da Lazioperché «senza questo contributo non avremmo potuto fare la nostra partita partita delle Marche e della provincia italiana in Europa». Nelle Marche un risultato oltre le aspettative: «Puntavamo realisticamente a 30mila preferenze e siamo arrivati ​​a 52mila, risultato commovente, incredibile, un marchigiano su tre che ha votato Pd ha preferito Ricci”. Un risultato raggiunto anche grazie al sostegno dell’ex sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli: «Ad Ancona avevo al mio fianco una combattente come Valeria che avrebbe potuto facilmente ritirarsi e invece ha tirato fuori gli artigli e ha combattuto con me. E avevo accanto a me entrambi i candidati alle primarie di Ancona, Carlo Pesaresi E Ida Simonella e questo ci tenevo moltissimo, serviva riunire il partito ad Ancona dopo la sconfitta e dimostrare che si apriva una nuova fase”.

Matteo Ricci di Ancona

Nel suo lungo discorso Ricci ha attaccato anche il Partito Democratico Regionale: «Ottimo risultato nonostante il dispetto. Lo dico perché serva da speranza per il futuro. La gestione della campagna per le elezioni europee poteva essere migliore, uso un eufemismo, aver avuto tre candidati marchigiani alle elezioni europee è stato un grosso errore, non per i tre candidati, tutti rispettabili, ma una regione piccola come le Marche non può avere tre candidati se vuole essere competitiva. Essere dispettosi produce effetti negativi indipendentemente dal dispetto che si fa, e lo considero un errore. Così come ritengo un errore non capire che occorreva, in questa campagna elettorale, polarizzare la partita politica tra noi e Acquaroli. L’altro errore è quello in una piccola regione bisogna portare il segretario nazionale, mi dispiace che non abbia ottenuto il consenso che meritava in questa regione. Spero che questi errori non si ripetano e che si possa andare avanti. Serve un Partito Democratico unito, che smetta di prendersi in giro e di vivere di personalismi». Finalmente Ricci l’ha fatto rinnovata la sfida al presidente Acquaroli, evitando la domanda sul suo ruolo alle prossime Regionali: «Gli rinnovo la sfida, è scappato in campagna elettorale, ora che sono parlamentare europeo vorrei confrontarmi con lui, e non con Ciccioli, con il quale Volerò tante volte, su ciò che serve alle Marche. Non fatemi domande sulle prossime Regionali, non risponderò. Un partito serio come quello che ho in mente lavorerà unito e aperto da oggi quando il tempo arriva deciderà quali risorse impiegare per vincere la partita”.

 
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