“Sono una vittima, torturata dai poliziotti. Meredith uccisa da Rudy Guede” – .

“Sono una vittima, torturata dai poliziotti. Meredith uccisa da Rudy Guede” – .
“Sono una vittima, torturata dai poliziotti. Meredith uccisa da Rudy Guede” – .

L’omicidio di Meredith Kercher

11 giugno 2024

22:08

Amanda Knox, ospite di Bruno Vespa: “Non ho calunniato nessuno, sono stata torturata dalla polizia. Come ha riconosciuto la Corte europea dei diritti dell’uomo, i miei diritti sono stati violati”.

Non ho calunniato nessuno, sono stato torturato dalla polizia. Come ha riconosciuto la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, i miei diritti sono stati violati. Io sono una vittima, come lo è Patrick: siamo vittime delle stesse persone e degli stessi fatti”. Lo ha detto Amanda Knox, ospite della trasmissione condotta da Bruno Vespa Cinque Minuti, rispondendo alla condanna a 3 anni per diffamazione nei confronti di Patrick Lumumba, che l’americano coinvolse nelle indagini sul delitto nonostante l’uomo fosse del tutto estraneo. Esso.

“Non sapevo chi avesse ucciso Meredith – ha spiegato la donna -. Penso che sia stato Rudy Guede ad uccidere il mio amico, che già era noto per essere una persona molto aggressiva con le donne e quindi non mi sorprende che abbia finito per commettere questo terribile, tragico delitto. Io e Raffaele Sollecito abbiamo vissuto insieme una cosa terribile. Per me è sempre una persona molto importante. siamo cresciuti quarant’anni in quattro e quindi sì, siamo vicini anche se siamo lontani”.

Amanda Knox ha descritto la sua relazione con Sollecito ai microfoni del programma Rai: “Siamo stati entrambi torturati psicologicamente secondo gli investigatori siamo sopravvissuti insieme. È una brava persona che, anche dopo una settimana trascorsa insieme prima di tutta questa tragedia, ha sempre voluto fare la cosa giusta. La gente gli faceva pressione affinché mi buttasse nella spazzatura perché mi conosceva a malapena. Ma ha fatto la cosa giusta. Ha detto subito la verità e ha sempre voluto stare con me perché sapeva che ero innocente”.

Sollecito racconta la sua storia: dalle lettere ad Amanda Knox all’amicizia con i pedofili in carcere

Quella notte pesa ancora molto sulla sua vita, dice. “Ero una studentessa anonima prima di questa cosa e sono diventata la ragazza più odiata al mondo. Sono stata accusata di omicidio, di calunnia, ho rappresentato tutto il male che si possa pensare ad una donna ed ora, come madre, sento il peso di questo stigma e sono qui a ribadire che ho sempre detto la verità, ho sempre avuto ragione e sono innocente”.

Infine: “Voglio che la storia ricordi la verità anche ai miei figli, perché anche loro non debbano vivere sotto questa nuvola oscura”.

 
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