L’Adige di Verona Fratelli d’Italia, 37,5%, vuole la presidenza del Veneto – .

Il risultato di Fratelli d’Italia In veneto è 10 punti sopra la media nazionale. IL 37,5%, aggiunto a 13.1 di Salvini e al8,5 di Forza Italia fa quasi il 60%. Cifra che, oltre a confermare la regione come roccaforte della destra, dà l’indicazione per la scelta del candidato alla successione Zaia.
Con ogni probabilità FdI farà valere i suoi numeri anche se la Lega non ha mai nascosto di credere che la leadership veneta, non si sa perché, le appartenga di diritto e Taiani ha già proposto Tosi.

Logicamente non dovrebbe esserci discussione. Con quasi triplicare i voti della Lega e quasi cinque volte tanti di FI saranno ‘fratelli’ o ‘sorelle d’Italia’ che puntano alla presidenza. Ma poiché in politica 2+2 non fa mai 4, qualche difficoltà o sorpresa potrebbe esserci.
Iniziare con tavola nazionale che oltre a quello del Veneto deciderà i candidati di Puglia, Toscana, Campania ed Emilia-Romagna, tutte regioni però dove i titolari sono di sinistra. Allora viene da chiedersi: perché la Meloni dovrebbe abbandonare una regione sicura per intraprenderne una rischiosa?
Sembra così una rinuncia è improbabile di Fratelli d’Italia.

I Fratelli puntano alla presidenza del Veneto

Ma le difficoltà potrebbero essere di natura interna, visto che per un incarico così importante è normale che gli aspiranti siano tanti. E in Fratelli d’Italia ci sono nomi con le giuste credenziali e anche con degli dei programmi di studio molto rispettabile. Come il ministro Adolfo Urso e il nuovo eurodeputato vicentino Elena Donazzan. Il primo è una figura storica della destra con una lunga esperienza sia in Parlamento che al governo. L’altro è stato in Regione per 20 anni, di cui 18 da assessore, con una perfetta conoscenza della macchina regionale.

Ma Urso è un ministro in carica, e non è detto che prenderà in considerazione l’idea di trasferirsi da Roma a Venezia. Invece la Donazzan, dall’alto delle sue 60mila preferenze, ha detto chiaramente che sarebbe pronta a candidarsi. Lei ed è la più votata dei Fratelli d’Italia veneti. Ma non è detto che i vertici del partito basino la scelta del candidato su queste caratteristiche.

Altro nome che circola è quello del coordinatore regionale DeCarlo, senatore. Ma sembra più una candidatura formale che sostanziale, data la sua limitata esperienza politica. Poi c’è quello di due veri militanti di destra: Raffaele SperanzoneVeneto, vice capogruppo al Senato, e Ciro Maschio, dirigente provinciale di Verona, presidente della Commissione Giustizia della Camera, entrambi con esperienza politica e amministrativa a vari livelli. E non è detto che emergano anche alcuni outsider.

twitterredditPinterestlinkedine-mail

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Arrivata in via Frizzoni la gru speciale per i lavori all’ex Principe di Napoli – .
NEXT Il Cairo spettatore interessato a Berlino – .