stadio De Cristofaro Di Giugliano avrà la sua curva. Sono iniziati i lavori per realizzare il nuovo settore tanto richiesto dagli ultras. Il nome esiste già e sarà curvo Liternumper rievocare le origini della città.
Saranno 1500 i nuovi posti per un totale di settemila spettatori che potranno assistere alle partite nella struttura di via Epitaffio. Ad oggi è presente una struttura in ferro inutilizzata. La consegna dell’opera, del valore di un milione e trecentomila euro, è prevista per la fine del 2025.
Là curva viene scoperto e realizzato a lato Sud della pianta. «Faremo tutto il possibile per regalare al più presto ai tifosi giuglianesi un settore che esprima amore per i nostri colori e aggregazione» commenta il sindaco Nicola Pirozzi. Il De Cristofaro è la sede della squadra di calcio Giugliano che milita in Serie C e la curva è stata richiesta più volte da tifosi e società. La pianta Casacelle solo pochi anni fa ha ripreso vita poiché negli anni bui della squadra gialloblù, quando il titolo venne ritirato in seguito ad una rissa sul campo quando era in Eccellenza, venne abbandonata al degrado e all’incuria. Poi con una serie di prestiti si è rimesso in carreggiata e ha riaperto le porte a calciatori e tifosi.
«Il progetto curva cerca di dare forza ad un progetto calcistico di grande importanza – commenta l’assessore comunale con delega allo Sport, Francesco Cacciapuoti -. Proviamo a dare alla città un settore popolare, accessibile a tutti. Un impegno preso da tempo con la città, con i tifosi e con la società, soprattutto in seguito ai grandi risultati che squadra e società stanno ottenendo”. Quest’anno per la prima volta i gialloblù si sono qualificati ai playoff di Serie C. «Abbiamo iniziato a lavorare anche sull’illuminazione esterna, garantendo maggiore sicurezza in entrata e in uscita dal campo – prosegue Cacciapuoti -. Ma quello che ci preme sottolineare è che anche questo cantiere ha aderito ad un’associazione antiracket, sulla scia di una forte volontà da parte delle istituzioni di schierarsi contro chi estorce”.
