in gara-5 contro l’Avellino in palio c’è la A2 – .

in gara-5 contro l’Avellino in palio c’è la A2 – .
in gara-5 contro l’Avellino in palio c’è la A2 – .

È arrivato il momento della verità: al PalaTerme si gioca la partita decisiva tra Fabo Montecatini e Del Fes Avellino

Questa sera (mercoledì 12 giugno) si gioca gara 5 della finale playoff tra le Fabo Montecatini e il Di Fes Avellino. Per uno dei due sarà gloria, per l’altro applausi e carezze consolatorie, rasserenanti per un sogno accarezzato e svanito davanti alle mani. Non c’è domani nella partita in palio per la A2 al PalaTerme (palla a due alle 21). Per un evento come questo, una serata che quell’arena rossoblù non vedeva da 21 anni e 11 giorni, vale la pena citare una citazione di Williams Shakespeare, tratta dal suo Giulio Cesare: “C’è una marea alternata nelle cose umane, chi distaccava le guide degli uomini in porto; sconosciuto o disprezzato, li getta miseramente sugli scogli. In questo momento l’onda impetuosa ci preme; e c’è forza o per trarne profitto, o per cessare ogni speranza. L’onda è quella che può portare i rossoblù in A2 al termine di una stagione in cui la squadra del presidente Luchi era partita con l’ambizione di essere tra le grandi squadre, ma non aveva certo i riflettori puntati addosso come principale candidata al salto di categoria. La forza del gruppo e la capacità della società di costruire attorno a sé un ambiente positivo e propositivo è stata la leva che ha portato Natali e compagni un passo avanti verso il sogno. Vicini, tanto da specchiarsi due volte ad Avellino nella scintillante coppa destinata ai campioni. Ma allo stesso tempo, finora, incapaci di cogliere l’ultimo e decisivo punto della serie per alzare al cielo il trofeo.

Al PalaDelMauro, sommando gara-3 e gara-4, erano presenti 300 montecatiniani. Stasera al PalaTerme saranno quasi tremila, con la speranza che anche la squadra moltiplichi con la stessa proporzione forze ed energie. Non sarà facile, perché l’avversario ha valore e lo ha dimostrato con canestri, difese e giocate. Gli Aironi sfiorarono la vittoria due volte, perdendo rispettivamente di un punto e poi di due punti gli scontri in Irpinia. Allenatore Federico Barsotti ha parlato di «fare quel centimetro che ci manca per portarlo a casa», ed è giusto perché a Montecatini sono mancati i dettagli, non le prestazioni delle ultime due gare. Nella squadra ci sono giocatori vincenti, persone che ce l’hanno già fatta e che devono indicare a tutti la strada per ripetere l’impresa ancora una volta. Entro il 12 giugno non c’è più nulla da scoprire o inventare per un gruppo che lotta e resta unito dal 18 agosto. I giocatori rossoblù dovranno dare tutto quello che hanno ancora dentro in campo in questa gara-5 decisiva per provare a coronare un sogno che ha radici lontane e che, in fondo, è anche quello che tutti speravano di poter realizzare quel venerdì. del ferragosto quando la palla a spicchi rimbalzò per la prima volta tra questi ragazzini, riuniti attorno al faro Barsotti.

Anche se l’Avellino ha vinto le ultime due partite, la squadra termale non avrà paura al PalaTerme. Non lo permetterà perché nelle pochissime occasioni in cui i giocatori riusciranno ad alzare gli occhi dal parquet e distogliere lo sguardo dalla partita vedranno una marea tinta di bianco che sanguina rosso e blu, pronta a spingerli verso l’obiettivo. L’onda che serve per raggiungere il porto, quello del destino, su cui affidarsi per trasformare in splendida realtà un sogno che tutti hanno ma che nessuno ha ancora il coraggio di gridare a squarciagola. Il percorso intrapreso e quanto costruito è qualcosa di bello, così come quell’arena esaurita per una notte. E tutto questo rimarrà. Ma adesso mancano quaranta minuti e vincere non può e non sarà come le altre volte: allora bisogna provarci, la squadra insieme alla sua gente, finché c’è ancora un secondo per farlo, finché c’è una goccia di energie da spendere per avvicinarsi e toccare finalmente quel sogno che è la A2.

 
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