Pd primo partito a Torino, ma Cirio è in ascesa – .

Torino città resta a sinistra, ma Cirio risale in tutti i quartieri. E si diffonde nel Nord Torino. Il forte rosso di Torino scricchiola, ma resiste. La grande paura di Torino del Pd è alle spalle: niente valanga Cirio. La coalizione, in città, ha raccolto il 49,05% dei voti. Più del centrodestra, fermo al 41,38%. Un divario più ampio rispetto a cinque anni fa (46,80% contro 39,43%). Ecco perché il Pd in ​​città sorride. «Il centrosinistra qui ha smentito i pronostici e le civette, a noi ben note, ancora una volta – spiega Lo Russo, ricordando tra le righe la sua vittoria nel 2021 sul “favorito” Damilano – i sondaggisti che davano il centrosinistra a 15 % si sbagliavano: il Pd, a Torino, è sopra il 31%: un ottimo risultato, viste le condizioni di partenza”.

Neppure nei quartieri, dove Cirio risale ma non supera gli avversari in nessuno dei feudi che furono del Pd. Restano rosse le circoscrizioni 1, 2, 3, 4, 7 e 8, anche se non più con percentuali bulgare come nel 2019. Chiamparino, al centro, è al 61,53% contro il 30,87% di Cirio. Oggi al centro il Pentenero è al 50,45% contro il Cirio al 42,90%. Cinque anni fa il centrodestra aveva già conquistato le Circoscrizioni 5 e 6, la periferia nord della città che va da Lucento Borgo Vittoria, dalle Vallette a Barriera di Milano. Oggi le percentuali sono più schiaccianti: se prima Cirio prevaleva di 4 e 7 punti percentuali, ora il divario è in doppia cifra.

La mappa dell’affluenza alle elezioni regionali

 
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