PESARO – Le due donne più votate in queste elezioni: Mila Della Dora leader di Forza Pesaro con 766 voti e Camilla Murgia, nella lista Pd, seconda con 753. Entrambe…
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Le ragioni
Per Mila Della Dora il lavoro e l’impegno arrivano da lontano: «prima come consigliera circoscrizionale, poi come consigliera comunale e negli ultimi 10 anni come assessora. Credo di poter dire che sono voti legati alla “persona”, che rivendico con orgoglio, e un premio per il lavoro svolto, la capacità di ascolto e la presenza al fianco, non solo dello sport pesarese, ma anche di altri ambiti e del tutta la vita cittadina”. Ma le elezioni servono anche per avere un confronto ancora più diretto con i cittadini: «quelli che erano già all’ordine del giorno sono emersi come punti su cui lavorare – spiega Camilla – l’attenzione alle famiglie, ai bisogni di welfare e di pari opportunità, ma anche alla disabilità su cui ci sono c’è ancora tanto da fare e migliorare.” Mila conferma che «l’unica promessa che mi sono sentita di fare in campagna elettorale è stata quella di continuare ad impegnarmi, con la stessa passione e determinazione, senza dimenticare la maggiore attenzione che dobbiamo rivolgere a tutte le fasce più deboli dei cittadini, dai giovani agli anziani che aumenterà inesorabilmente”.
Conferma?
In caso di riconferma, il lavoro avviato avrebbe continuità: «Aspettiamo risposte dalla Regione per investire nei servizi per la prima infanzia, per l’inclusione scolastica e per il coordinamento pedagogico condiviso e territoriale, per rafforzare ulteriormente questa azione e lavorare ad armi pari. . opportunità, viste le tante richieste arrivate dalle donne”, ribadisce Murgia. Per Della Dora, a prescindere dal dipartimento, ci sono temi e progetti che le stanno molto a cuore: «l’ascolto del territorio, la cura degli spazi pubblici innanzitutto, ma anche un progetto che pensavo di iniziare con la Casa distretto di Villa Fastiggi per la formazione professionale degli addetti alla manutenzione del verde” e sul ruolo strategico dello sport “con investimenti mirati sia dal punto di vista educativo, sociale e turistico, sia dal punto di vista economico e di promozione del territorio”. Entrambi sono sensibili anche alla politica contro la discriminazione di genere che tocca tutti i settori: «Molte le attività in cantiere – conclude Camilla – tra cui, nel mese di ottobre, l’assemblea nazionale della rete RE.A.DY, la rete italiana di Regioni, Province autonome ed Enti locali impegnate a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, anche in maniera intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età”.
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Corriere Adriatico