Ospiterà 3mila studenti dei corsi di laurea triennali, le prime lezioni a marzo 2025 – .

Ospiterà 3mila studenti dei corsi di laurea triennali, le prime lezioni a marzo 2025 – .
Ospiterà 3mila studenti dei corsi di laurea triennali, le prime lezioni a marzo 2025 – .

PADOVA –nuova scuola A pochi mesi dall’inizio del cantiere, Engineering già si distingue con i suoi quattro piani tra i padiglioni della fiera. E ieri durante una visita al cantiere, il professor Andrea Vinelli, delegato alla logistica e all’informatizzazione dell’Università, è stato chiaro: «Il 3 marzo 2025 cominceranno a realizzare lezione IL studenti del secondo semestre. E porteremo qui tutti i corsi triennali di Ingegneria con l’obiettivo di creare spazi di apprendimento molto più efficaci”.

A guidare l’ispezione è stato il prorettore all’Edilizia, Carlo Pellegrino. «Questo progetto segna una svolta nella didattica universitaria. Le aule avranno una tecnologia superiore ma ci saranno anche vecchie lavagne di ardesia se alcuni insegnanti le vorranno. Il fatto è che l’intero sistema è progettato per creare uno spazio confortevole per gli studenti. Alcuni esempi: l’aula studio al piano terra aperta fino a sera, le scale centrali con gradini normali da un lato e gradini dall’altro (simili a terrazzini) su cui gli studenti possono sedersi o fermarsi a parlare. Fino al giardino che verrà inaugurato al quarto ed ultimo piano”. Si tratta di due elementi di grande novità. I primi perché da un semplice passaggio diventeranno luogo di condivisione, i secondi perché un giardino di 2.400 metri quadrati sul tetto di una scuola a 20 metri sul livello del mare come luogo di svago e di incontro non si era mai visto prima.

L’EQUIPAGGIAMENTO

La dotazione dell’Innovation Hub vedrà 16 aule per 2.840 posti. Di questi 240 saranno dedicati al “corridoio didattico”, ovvero alla possibilità di incontrarsi e fermarsi magari a fare lezione secondo un processo di apprendimento in piccoli gruppi attualmente all’avanguardia. Due aule informatiche. Il responsabile dell’area edilizia e sicurezza Giuseppe Olivi ha spiegato che l’edificio avrà la certificazione “Leed platino”, cioè il massimo per la sostenibilità ambientale. Basti pensare al legno di abete di cui è composto (le travi sono in legno lamellare con tecnologia X-Lam) che sarà interamente rivestito sia all’interno, con cartongesso, che all’esterno con alluminio e vetro. Passare alla tecnologia di produzione fatta di sponde assemblabili in ragione di due piani alla volta e infine al trasporto: le fondazioni, con il solo calcestruzzo utilizzato, sono state realizzate in una notte ma è stata l’unica in dove sono arrivate le betoniere.

I DETTAGLI

Infatti, man mano che si sale una delle cinque scale (ci sono anche 4 ascensori) si apre una vista sempre più affascinante sullo skyline di Padova. Ad un certo punto del terzo piano c’è una stanza che si affaccia sul fronte di via Tommaseo con una parte protesa verso l’esterno e da cui la vista spazia dalle guglie del Santo ai Colli Euganei fino agli alberghi: una vista panoramica di quello diventerà il “chilometro blu dell’innovazione” lungo Via Venezia. Non è un caso che la Scuola sia pensata per trasmettere conoscenze in osmosi con il Competence Center che si trova proprio accanto, nella torre del Padiglione 8. Un luogo dove aziende e giovani imprenditori sperimentano il futuro.

IMPRESE

La Fiera cedette il terreno al Bo per 50 anni poi l’appalto se lo aggiudicò il raggruppamento temporaneo d’imprese guidato dalla Bolzanina (di Bressanone) Rubner Holzbau srl che offrì uno sconto del 4,85 per cento. Del gruppo fanno parte Techne spa di Villa di Serio (Bergamo) che realizzerà tutti gli impianti, Ati Impredil srl di Pionca, Maroso Ivo Enzo srl di Marostica, Ialc serramenti srl di Romano di Ezzelino. Il prezzo di partenza era di 16 milioni e 490 mila. Con il tempo, il covid, gli aumenti dei prezzi, siamo a 27,7 milioni, Iva inclusa.

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Il Gazzettino

 
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