“In questo modo puoi evitare il fallimento.” Favia e Ciotti lanciano il consorzio – .

“In questo modo puoi evitare il fallimento.” Favia e Ciotti lanciano il consorzio – .
“In questo modo puoi evitare il fallimento.” Favia e Ciotti lanciano il consorzio – .

Prevenire è meglio che curare. Una cordata di imprenditori, cittadini e tifosi dell’Ancona calcio per salvare il club da un possibile fallimento evitando le aule dei tribunali per tenere in piedi quello che oggi sembra scricchiolare. Non sono ancora note le scritture contabili del club biancorosso, per capire le effettive passività e le eventuali esposizioni che ha oltre ai mancati stipendi non corrisposti ai giocatori da due mesi, ma potrebbero esserci le basi per rilevarlo prima il predefinito. L’idea è venuta al commercialista Gianni Ciotti, ex amministratore dell’Agenzia delle Entrate di Ancona e anche ex amministratore dell’Ancona calcio ai tempi della Serie A e del proprietario Edoardo Longarini, che ha coinvolto l’avvocato Davide Favia alla luce di una recente sentenza emessa dal tribunale. di Ancona che ha aperto all’approvazione forzata di accordi di ristrutturazione dei debiti di un’impresa privata rifacendosi ad un articolo del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, il Ccii. Purché coperto il 40% del debito, la transazione fiscale è stata accettata dal giudice (la sentenza è a fine maggio) perché la proposta era più conveniente dell’alternativa di liquidazione (con un’azienda in difficoltà si rischia di ottenere anche lo zero). euro). Il club può continuare ad operare e questo potrebbe essere il caso anche dell’US Ancona, che potrebbe almeno iscriversi alla Serie D e far sì che la sua città conservi una squadra di calcio.

“Possiamo organizzare anche un campionato – dicono Favia e Ciotti – serve un piccolo investimento da parte degli anconetani e di chi ha a cuore la squadra. Si tratterebbe di una ristrutturazione aziendale. Tiong lo venderebbe con i debiti e tutto il resto e almeno venti persone lo notano”. Dei cavalieri bianchi pronti a mettere mano al portafoglio, i primi sarebbero Ciotti e Favia ma ce ne sarebbero anche altri interessati. Una cordata alla quale viene lanciato l’appello per aderire ma prima bisognerà esaminare il bilancio che l’azienda dovrebbe presentare entro il prossimo 30 giugno. Con un piano di risanamento indotto dalle quote del consorzio si pagherebbero meno debiti.

La procedura attuata per la società privata, per risanare l’azienda, è un accordo che la società stessa stipula con i suoi creditori e che deposita presso il tribunale competente che deve vigilare sul rispetto della legge e in caso affermativo, l’approva, cioè la approva. “L’accordo può concretizzarsi in una cancellazione del debito – spiega Ciotti – in una dilazione dei tempi di pagamento o in entrambe le cose. Il presupposto di questa procedura è che l’accordo proposto deve essere più conveniente della liquidazione giudiziale. La sentenza del tribunale di Ancona recentemente applicata è la stessa utilizzata dalla Sampdoria Calcio e anche dalla Reggina Calcio. Una procedura che potrebbe servire anche a salvare il nostro amato Ancona Calcio”.

 
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