Il presidente provinciale, Claudio Conterno, afferma: “Chiediamo maggiore attenzione per gli agricoltori, che producono cibo sano e sicuro per tutti e sono i primi custodi del territorio”
Dopo le recenti elezioni europee, la Cia rilancia il Manifesto in nove punti con le priorità necessarie per garantire il futuro e la sostenibilità del settore agricolo.
Ad ogni prodotto agricolo deve essere riconosciuto il giusto valore. Per questo serve un Osservatorio dell’Unione su costi, prezzi e margini, oltre alla revisione della Direttiva sulle pratiche scorrette e misure per favorire l’aggregazione e i rapporti di filiera.
Sviluppo delle aree rurali
Rendere competitive le aree rurali significa tutelare i territori indispensabili per l’agricoltura e dal dissesto idrogeologico, oltre a garantire un futuro al 30% della popolazione dell’Ue che vi vive.
Approvare in tempi rapidi la proposta di Direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo: un elemento fondamentale per la produzione agricola e la sicurezza alimentare dell’Unione.
Definire una strategia di governance comune per le risorse idriche, con un piano mirato per lo stoccaggio, la riduzione, le perdite e il riutilizzo dell’acqua.
La parola chiave negli accordi commerciali deve essere reciprocità, così da tutelare i prodotti italiani ed europei ed evitare la concorrenza sleale di Paesi terzi.
Il budget dedicato alla PAC non può essere rivisto al ribasso, ma deve essere potenziato e reso più efficiente pensando anche a risorse aggiuntive specifiche per affrontare le questioni ambientali.
Progettare una Politica Agricola Comunitaria più flessibile per intervenire immediatamente in situazioni di crisi e più attenta alla tutela dell’andamento produttivo e del reddito agricolo, compresi interventi di gestione del rischio e incentivazione degli investimenti.
È necessario un maggiore coordinamento a livello dell’Unione europea tra gli organismi di ricerca per facilitare lo sviluppo di nuove tecnologie, spingendo allo stesso tempo affinché la formazione agricola trasferisca conoscenze e renda le soluzioni disponibili a tutti.
Sostenere l’ingresso e il mantenimento dei giovani nel settore, facilitando l’accesso al credito e alla terra.
Il manifesto è stato condiviso da Cia Cuneo. Il presidente provinciale, Claudio Conterno, afferma: “Dobbiamo rimettere l’agricoltura al centro, riconoscendo pienamente il settore come risorsa strategica dell’Unione Europea. Chiediamo maggiore attenzione per gli agricoltori, che producono cibo sano e sicuro per tutti e sono i primi custodi del territorio. Dobbiamo decidere la rotta del settore, avendo buon senso e visione per il futuro”.
Quale Europa ti aspetti? “Quella pronta, da subito, a rinnovare il confronto tempestivo e costruttivo per dare alle imprese agricole, anche piccole di montagna, risorse e politiche adeguate per garantire loro un reddito giusto e dignitoso. Senza sostenibilità economica del settore non può esserci né sostenibilità ambientale né sociale”.
In termini concreti? “Ci auguriamo che il futuro commissario europeo all’Agricoltura abbia un peso politico importante e sappia costruire consenso sui temi più caldi e favorire l’accordo tra tutti gli Stati membri”.