Ballo il 23 e 24 giugno a Lecce. Salvemini si congratula per il risultato della Poli Bortone e lancia la sfida: “Zero a zero: si riparte”

Ballo il 23 e 24 giugno a Lecce. Salvemini si congratula per il risultato della Poli Bortone e lancia la sfida: “Zero a zero: si riparte”
Ballo il 23 e 24 giugno a Lecce. Salvemini si congratula per il risultato della Poli Bortone e lancia la sfida: “Zero a zero: si riparte”

LECCE – Adriana Poli Bortone e Carlo Salvemini hanno tenuto in serata due conferenze stampa per spiegare cosa è successo alle elezioni comunali di Lecce. Oggi è chiaro che si andrà al ballottaggio per decidere chi sarà il sindaco di Lecce tra i due che hanno avuto più preferenze. Probabilmente il centrodestra chiederà al Tar il riconteggio al momento opportuno. Carlo Salvemini ha totalizzato circa 25mila voti e spiega il fatto di aver ricevuto 4000 voti in meno come una questione di “delocalizzazioni” (probabilmente riferita alla Puglia Popolare), però poi si ricorda che è ancora in partita con il ballottaggio. In realtà alcune “delocalizzazioni” sono state ben coperte dall’alleanza regionale con il M5S. “Il ballottaggio del 23 e 24 giugno è stato ufficializzato come avevamo dichiarato lunedì” – spiega il sindaco uscente”.

Adesso ci sono tutti i risultati delle 102 sezioni: Adriana Poli Bortone ha ottenuto 26.053 voti (49,95%), contro i 24.373 di Carlo Salvemini (46,73%). In un comune con meno di 15mila abitanti avrebbe vinto la prima, ma a Lecce si andrà al ballottaggio per una manciata di voti e si ripartirà da zero, senza le liste di guida. Adriana Poli Bortone oggi ha parlato di elezioni molto strane con troppe anomalie e troppe carte annullate. Salvemini risponde che le difficoltà nascono da alcune incongruenze verificate dagli organi competenti e chiede di non fare illazioni: “Credo che si siano svolte operazioni di voto regolari. Dunque, zero a zero, palla al centro: comincia una nuova campagna elettorale. Invito tutti i miei sostenitori a vivere questo passaggio con serenità, determinazione e meticolosità. Faccio i miei complimenti al mio avversario. Siamo entrambi legittimati a candidarci: la legge legittima chi ottiene più voti a concorrere al ballottaggio. Credo di essere un rappresentante legittimo e democraticamente eletto”.

Salvemini invita Adriana Poli Bortone a condurre una campagna elettorale corretta, senza invettive come quelle che si sono sentite, del tipo “leninista”, “bugiardo accertato” e altro”. La mia onestà intellettuale e il mio lavoro non sono in discussione e non permetto a nessuno di gettare ombre su questo. Il riferimento è alle parole dell’ex sindaco che ha citato le inchieste baresi per corruzione che hanno coinvolto alcuni esponenti della maggioranza emiliana. Il sindaco ricorda la vicenda di Decaro a Bari, eletto con mezzo milione di voti, spiegando che il fango gettato non ha sortito alcun effetto. Poi l’ennesimo avvertimento ad Adriana Poli Bortone per chiarire che se ci saranno altri colpi sotto sotto, come riferimenti a inchieste a Bari che non lo riguardano, sarà costretto a ricordare le inchieste che hanno riguardato il centrodestra.

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